Julia Holter – These Morning
Venerdì è uscito “Something in the Room She Moves”, il sesto disco di Julia Holter.
Spoiler: è bellissimo.
Inizia con dei suoni strani e stonati che catturano l’attenzione, spiazzandoci, fulminandoci; una lampada alogena per noi falene notturne. Julia Holter racconta di aver scritto tutte le canzoni mentre era incinta, tranne una. Non so quale sia, non voglio saperlo, non so nemmeno se è stata scritta prima del test di gravidanza o dopo il parto. Sono queste le cose misteriose che tengono in vita il mondo (e me, soprattutto); sono le cose che non conosciamo che rendono attenti gli occhi e il cuore.
Dopo sei minuti di sogni Golden Yellow, parte il mio pezzo preferito: These Morning (sarà lei?). Un fiordo altissimo a picco sul mare, un passo prima dell’abisso, voci di sirene lontane, il modo in cui pronuncia certe lettere, il suono di una tromba che mi tiene i piedi attaccati alla terra, una nota che è la precisa soddisfazione del mio bisogno di drammaticità, un un ritornello che mi culla nell’oscurità più assoluta, il modo in cui rallenta e si trasforma per un attimo nel suono di un cuore che batte. These Morning è un brano senza ritmo, senza una linea melodica evidente, senza batterie: è imprevedibile e sorprendente.
Ci sono altre otto tracce, lascio a voi il piacere di ascoltarle e scoprirle. È un disco che ha una presenza fisica, e come un corpo cambia e si trasforma e si adatta, occupa spazio, crea vita, perde vita, è una piccola parte di qualcosa di più grande. Mi sembra che abbia il suono liquido e caldo che può avere l’interno di un corpo, quello di un’ecografia.
Julia Holter su instagram / bandcamp