Naima Adams – Fragile
Ci sono certe canzoni che fanno più rumore delle altre, che si allargano dentro di noi e ci riempiono esattamente come ci devono riempire, come fiumi quando incontrano il mare. Fragile, il nuovo singolo di Naima Adams, era nato da un lamento per il mondo che sta bruciando, come è successo al paese di suo nonno in Sicilia durante un incendio nel 2023. Poi si è trasformato in una scintilla di rabbia per la Palestina occupata, per il Congo, per il Sudan, per tutte le cose che ci succedono attorno e che ci riempiono di dolore, un dolore che ci lascia inermi e da cui qualcuno – che inspiegabilmente riesce a dormire la notte – trae profitto.
È un brano urgente, provocatorio e per niente Fragile, che attraverso un attento lavoro di rammendi e ricami ci fa prendere la vita di nuovo tra le mani, con coraggio e compassione. “I definitely have hope for the future, I don’t think I would do anything if I didn’t have hope for the future” – e una risata. Fragile è una spinta verso una vita in cui le persone si prendono cura delle persone che hanno attorno e dell’ambiente in cui vivono; una vita in cui confidiamo nel potere che abbiamo di fare la rivoluzione.
Sempre, con il cuore aperto e il pugno alzato.
La mia cosa preferita: i cori di questo brano sono cantati da famigliari e amici di Naima Adams, trasformando un momento di intimità in un’esperienza collettiva. “May their voices move you to feel a little less fragile today”.
Fragile ha la stessa intensità della vita.
Naima Adams su instagram / bandcamp