SOFT PLAY – Everything and Nothing
Sulle canzoni che mi piacciono tanto non riesco mai a scrivere niente di intelligente.
Everything and Nothing è piena di dolore, di bellezza amara, di fili che mi tirano indietro nel tempo. Stanotte ho sognato che mi si irrigidivano i vasi sanguigni e mi bucavano il corpo, uscivano dalla pelle come rami rossi di un albero spoglio (registi di film horror all’ascolto: ora quest’idea è vostra). Poi mi sono svegliata e ho fatto colazione con le vene al loro posto, e ho ascoltato questa canzone. Mi ha fatto lo stesso effetto di quel giorno in cui ho sentito un bambino urlare in mezzo al parco “non toccare mai più mio fratello!”: dolcezza e rabbia, il caos dei sentimenti, il mandolino sotto alle urla, cracking smiles but nobody can see them.
Everything and Nothing è una canzone sulla perdita, sull’amore, sulla rinascita, sul ciclo della vita. Sono sei anni che i SOFT PLAY non fanno uscire un disco, “HEAVY JELLY” sarà tra le nostre mani il 19 luglio. Per allora vorrei ancora tutto il sangue dentro al corpo, almeno per sentirlo bollire mentre lo ascolto, per risentire il cuore che si strappa quando alla bambina del video vola via il cappellino mentre corre sulla bicicletta, per avere il coraggio di ammettere che questa musica è soltanto una scusa per urlare che mi manchi ogni giorno e che vorrei che fossi ancora qui. (e non vuol dire niente, e vuole dire tutto).
“Amongst the devastation I feel love“.
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