Aga Ujma – House of Silver
Se io avessi una casa d’argento la prima persona che farei entrare sarebbe Aga Ujma. È una polistrumentista sperimentale polacca che vive a Londra, la sua voce è di ghiaccio come quella di Björk, delle Cocorosie, di Kate Bush o di un uccello rapace.
House of Silver è il suo nuovo singolo, parla di quelle persone che si approfittano delle altre e della sensazione orribile di essere guardati dall’alto in basso. Le case luccicanti d’oro e d’argento sono metafore per le fortezze che la gente si costruisce attorno per sembrare più bella, più brava, più intelligente, più forte di te; e in cui si rinchiude perché sempre troppo impegnata per uscire o per farti entrare. Sono lucide e preziose, ma spesso a volte così vuote che rimbomba l’eco.
L’arpa che si sente nel brano, lo fa brillare come neve al sole.
Nei brani di Aga Ujma si specchia lontana la musica di Bali, suoni indonesiani che sembrano miraggi e che forse sento solo io. È come se la sua musica attraversasse tutto il mondo passando per il cantro della Terra e spuntando dall’altra parte, dove non esistono case d’argento, dove la musica è sacra e intoccabile da centinaia di anni.
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