Testo di Matteo Marrella — marrell
In Italia, specialmente quando si parla di musica, siamo abituati ad arrivare un po’ dopo rispetto al resto del mondo, ma quando finalmente prendiamo parte a un movimento, troviamo il modo di farlo nostro. È stato così per moltissimi generi musicali e l’elettronica non fa eccezione. Da sempre, l’Italia ha avuto una relazione ambigua con questo mondo: se da un lato siamo stati spettatori di grandi rivoluzioni, dall’altro, i nostri artisti hanno saputo ritagliarsi spesso un loro spazio, creando un suono veramente unico che ha, piuttosto frequentemente, anticipato perfino le mode internazionali.
La scena elettronica italiana si presenta divisa in diverse fasi, iniziando dai pionieri che hanno messo le basi per quello che sarebbe poi diventato un movimento globale. Negli anni ’80, viene introdotta al mondo la italo-disco da artisti come Alexander Robotnick, un genere che è stato in grado di segnare un’epoca e di ispirare artisti italiani e di tutto il mondo. Non si può poi non menzionare Giorgio Moroder, padrino della disco elettronica che ha letteralmente cambiato la storia della musica con il suo uso, ai suoi tempi super fresco, del sintetizzatore. Negli anni ’90 poi, con l’avvento della cultura rave, l’Italia ha visto emergere una nuova generazione di Dj e Producers. Nomi come Robert Miles, con il suo clamoroso Children, hanno dimostrato come l’Italia potesse competere con i giganti della scena elettronica europea, come Germania e Regno Unito.
Ma se Moroder e Miles hanno segnato il passato, oggi troviamo nuovi artisti e generi a dominare la scena. La tech-house è senza dubbio uno dei generi più popolari degli ultimi anni, e l’Italia ha visto una serie di Producers e Dj farsi largo in questo panorama internazionale. Artisti come Joseph Capriati, Marco Carola e Tale Of Us sono arrivati a suonare nei festival più importanti e fare parte delle personalità di spicco nel genere. Abbiamo anche però dei giovani piuttosto forti: tra questi TwentySix, con il suo freschissimo brano Buscando Money che ha spopolato a livello internazionale, specialmente nel Sud America.
Ma il vero cuore dell’Italia elettronica di oggi si trova in una scena ancora più fresca e innovativa, che forse sta finalmente iniziando a ottenere il riconoscimento che merita.
L’esempio più significativo di questa nuova wave lo troviamo in okgiorgio, artista che in pochissimo tempo è riuscito a farsi un grosso nome, suonando in una quantità folle di festival durante l’estate 2024. Il suo suono è unico e difficilmente riconducibile ad un genere; ciò che è fondamentale è la sua capacità di produrre e suonare brani che sono in grado di far muovere e ballare chiunque. Il fatto che sia riuscito a inserirsi in contesti così diversi, dai grandi festival ai suoi piccoli show pop-up nei parchi, dimostra la versatilità e il valore che è porta in ogni sua performance.
okgiorgio però è solo la punta dell’iceberg di una scena in continua espansione. Artisti come camoufly, fenoaltea, msft, Estremo, Lenny Delicious, Hug Your Homies stanno rapidamente conquistando consensi, grazie ad uno stile musicale che riflette una mentalità fresca ed innovativa. Soprattutto fresca. La maggior parte di loro non rilasciano musica “in italiano”, ma si rivolgono principalmente ad un pubblico internazionale. Ultimamente però stanno ottenendo moltissimo interesse anche da un pubblico italiano, grazie ad eventi locali fighissimi e remix di brani italiani. camoufly, ad esempio, ha recentemente realizzato un remix jungle plateale di Oroscopo di Calcutta, che ha riscosso un successo immediato tra un’innumerevole diversità di pubblico.
Proprio camoufly è stato protagonista di uno degli eventi più freschi e interessanti dell’ultimo periodo: il release party del suo album Hiding. Abbiamo avuto la fortuna di partecipare all’evento, e possiamo dire che è stato uno degli eventi elettronici più fighi a cui abbiamo mai partecipato in Italia. La line-up, tenuta segreta fino all’ultimo, includeva una serie di artisti emergenti e affermati, in un mix di producers e dj skillatissimi che rappresentano perfettamente la direzione in cui sta andando la musica elettronica italiana. La qualità dei set e la selezione musicale sono stati incredibili, e il pubblico ha risposto con un’energia impressionante: 200-300 persone schiacciate intorno alla console, saltando e urlando per cinque ore di fila. Questo è il futuro della musica elettronica in Italia, e lo stiamo vivendo in diretta.
camoufly è forse l’artista che più di tutti, tra quelli finora nominati, sta maturando successo parallelamente all’estero e in Italia (più recentemente). Il suo modo di fare musica e di comunicare sulle piattaforme risulta particolarmente coinvolgente e accessibile a tutti. Ha veramente qualcosa di speciale.
fenoaltea è un altro artista da tenere d’occhio. Produttore di hit moderne come ESTATE 80 dei bnkr44 o Baby di Giuse The Lizia, ha recentemente rilasciato un brano solista particolarmente interessante: Amunì. Il disco segue lo stile di okgiorgio, ma include elementi che lo rendono unico, tra cui l’uso di un termine siciliano come campione, attorno al quale ruota tutto il brano. Il risultato, come dimostrano i suoi live, è un vortice di energia, perfettamente in linea con la rivoluzione che l’elettronica sta vivendo.
Non si possono non menzionare anche gli Hug Your Homies. Si definiscono un gruppo di amici, una famiglia unita dalla musica, in particolare dalla Drum & Bass. A Milano ultimamente li trovi spesso in giro a suonare in vari eventi, e abbiamo avuto la fortuna di vederli in sala 2 all’Apollo qualche venerdì fa. Hanno letteralmente devastato tutto. Il pubblico, probabilmente non abituato a così tanti bassi contemporaneamente, è stato travolto da un’energia talmente forte da poter solo accoglierla a braccia aperte. Oltre alla potenza sonora, sono riusciti a trasmettere un autentico amore per la musica e a condividere questi sentimenti con il pubblico, che non voleva andarsene.
L’elettronica sta vivendo una nuova fase, sicuramente grazie agli artisti citati, ma non solo. Una spinta enorme arriva dal basso, con nuove organizzazioni di eventi che puntano esclusivamente alla qualità. Non c’è cosa più bella da vivere. Parliamo, ad esempio, di Electric Wave, One Shot e Cripta, organizzazioni più o meno recenti che operano principalmente su Milano. C’è chi punta di più sulla Drum & Bass, chi sulla Dubstep o sul Garage, e tutti stanno portando una selezione di artisti internazionali big e emergenti locali. Tra questi ultimi, spesso troviamo gli artisti già citati, ma anche altri come drvmmer, domm, mareeo e Rebecca Bernardi, tutti dj con un futuro promettente.
Ad aprile 2024, ElectricWave ha portato Peekaboo al Santeria, per una serata esuberante. Gli artisti in apertura e chiusura hanno dimostrato una qualità tale da sembrare headliner, e Peekaboo ha superato le aspettative. Ve lo siete perso? Nessun problema: trovate l’intero set su YouTube.
Come avrete capito non stiamo parlando di un solo genere musicale. È difficile se non impossibile inserire quest’onda in un genere, e forse è proprio questa la sua forza. Si tratta di un approccio alla musica che mescola elementi diversi: c’è la bass music, l’ukgarage, la drum&bass, ma anche influenze house e techno. Il punto è che questi artisti stanno creando qualcosa di nuovo, che non si piega alle definizioni ma punta dritto all’innovazione e a ciò che fa saltare e urlare.
La freschezza è ciò che rende unica questa scena. È un movimento appena iniziato, ma è già chiaro che avrà un impatto significativo nei prossimi anni. Gli artisti italiani non stanno solo seguendo le tendenze globali, ma stanno contribuendo attivamente a crearle. Questa è musica per chi cerca qualcosa di diverso, per chi vuole andare oltre i confini dei generi tradizionali e scoprire, per davvero, nuova musica.