Little Moon – Bashful Lovers
A volte (tipo ora) sento che è davvero difficile sintetizzare un disco e la biografia sommaria di un’artista in poche righe, ci provo, ma non prometto niente. Little Moon è Emma Hardyman, ha origini peruviane ed è reduce da una vita di controsensi e contraddizioni vissuta con la sua famiglia all’interno di una comunità di mormoni nello Utah. È la più giovane di sette fratelli, e inconsapevolmente allenava la sua voce grazie a suo fratello che la sfidava a cantare sopra alla nota più alta del pianoforte. Da adulta, disadattata e disillusa ha abbandonato la chiesa e ha modellato quello che le bruciava dentro in una spiritualità nuova e positiva.
“Dear Divine” è il suo nuovo disco, uno specchio appoggiato sull’erba in cui si riflettono soltanto le parti più oscure di noi stessi, un invito all’esame, all’elaborazione, all’attenzione e all’amore. Co-prodotto assieme a Bly Wallentine (che ha anche mixato l’album e contribuito con banjo, corni, melodica e altri strumenti inventati), “Dear Divine” è armonioso e complesso: c’è il suono di un’arpa, registrazioni di passi su un campo di foglie secche che scricchiolano, sintetizzatori ispirati da Zelda e altre colonne sonore di videogiochi. La sua voce è meravigliosa, renderebbe sacra qualsiasi cosa. È un disco strano e bello, e strano, e bello.
Little Moon suona Bashful Lovers tra gli alberi, seduta sulla custodia della sua chitarra. Alla fine del video si sente il rumore di un motore, guardiamo un bosco di querce e alle nostre spalle passa una moto, per ricordarci che siamo sempre qui. E ridiamo con lei.
Little Moon su instagram / bandcamp