Mount Eerie – I Heard Whales (I Think)
Come un ululato che viene dal bosco lo scorso venerdì ho sentito il nuovo disco di Mount Eerie: ho girato la testa di scatto e sono rimasta lì, in attesa e in contemplazione. Forse non mi sono ancora mossa. Si chiama “Night Palace”, come il titolo della poesia che teneva tra le dita sulla copertina di “A Crow Looked At Me”, un pensiero e un omaggio eterno a Joanne Kyger, morta nel 2017, due giorni prima che uscisse l’album. Lo dico perché è importante, perché questo disco è piano di vita e di morte, e anche perché vedo due corpi nell’acqua del dipinto blu sulla copertina, disegnato da Indigo Free, un corpo grande e un corpo piccolo, quindi ogni cosa mi sembra un segno.
Vorrei dire tantissime cose e ho soltanto poche righe per farlo. “Night Palace” è una casa costruita su un prato, qualche metro prima del bosco. C’è il vento, la pioggia, la nebbia, le nuvole. C’è una bambina che ride (la sua), il fuoco, gli animali che guardano negli occhi le persone e a volte parlano, le idee e gli ideali (contro la proprietà privata, contro un paese che nasconde la sua storia genocida, contro la ricchezza e il capitalismo) che rimangono fuochi accesi anche e soprattutto nella pace e nel rifugio della natura.
“Night Palace” è “a spirit world found / out past where belief blows away”. Dura quasi 90 minuti. 26 tracce, alcune sono solo brevi frammenti di suoni e altre lunghi discorsi. La mia preferita è I Heard Whales (I Think): si sente il canto delle balene (forse) o un antico naufragio rimasto ad ululare nel mare, oppure non si sente niente ed è solo un’allucinazione. C’è una musica che si sente soltanto se si trova il coraggio di spegnere tutto il resto e di affacciarsi sul bordo. (e io l’ho sentita).
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