Giack Bazz è Federico Giacobazzi. Non è famoso e se lo dice da solo nel suo ultimo album uscito il 9 marzo: Giack Bazz Is Not Famous.
Lo ascolterete qui sotto e vi piacerà, così come vi piacciono le ballad di Father John Misty o le chitarre sporche.
Poi leggerete il racconto traccia per traccia e di quando ha suonato sul palco davanti al pubblico di Devendra Banhart. E allora sì che vi piacerà.
Beetle
Beetle è il distillato della mia persona nell’ultimo anno: volutamente ripetitivo (nella speranza che entri in testa), semplice e spensierato (perché per entrare in testa deve esserlo) e DIY (perché anche se rimani a piedi all’ultimo, puoi solo rimboccarti le maniche e fare tutto da solo). Beetle parla di un alter ego Kafkiano, traduce la storia di come ho portato in scena la mia opera rock al teatro comunale di Modena racchiudendo nel testo l’allarmismo del giorno dopo lo spettacolo: “E adesso?”, “Appallottolerò le mie cose e le rotolerò altrove.”.
Rose Tinted Hell
Piccolo aneddoto divertente su questo pezzo. Era il 10 Luglio 2017, dopo anni che me lo consigliano ho l’occasione di andare a sentire il concerto di Devendra Barnhart a Villa Torlonia. Mi presento in anticipo e mi riesco a piazzare in seconda fila. Non avevo mai sentito nemmeno una sua canzone e rimango completamente assorbito dal suo genio. Occhi incollati sulla sua Jaguar vintage. “Chissà come suona”. Fa un paio di pezzi solo voce e chitarra. Si rivolge al pubblico: “C’è qualcuno che ha scritto una canzone che non ha mai sentito nessuno?”
“Io!”. Avevo scritto “Rose Tinted Hell” la sera prima. Nella mia incredulità mi fa salire sul palco e me la fa suonare davanti a tutti; sbaglio qualche nota qua e là. Alla fine torna e mi abbraccia: “E’ la più bella che ho sentito in questo tour”. Sarà stato serio? Chissà! Io nel frattempo ho suonato la sua Jaguar e mi sono reso conto che il manico non fa per me. “Rose Tinted Hell” parla di quando tutti ti trascinano a una festa, e non conosci nessuno; ma ritrovi la gioia dello stare insieme alle persone sul fondo di un bicchiere di vino. “Sono una vigna rinsecchita e nostalgica.”.
American Soul
Nel 2016 andai un paio di volte negli States, conoscendo un sacco di persone genuine (beccai Jack White davanti alla sua TMR e ci facemmo due chiacchiere) e lasciandomi perdere nella vastità degli stati di New York, California, Georgia e Tennessee. Guardando dal basso all’alto le loro immense città luminose e dense di opportunità mi sono sentito come un sedicenne che marina la scuola e va in treno a Bologna da solo. “Nel frattempo assaggio tutto quello che vedo e lo vomito ogni sera come pellicole non sviluppate.”.
Candy
Un esperimento. Ho spalancato le finestre della mia mente e sono entrati una mosca e un passero. La mosca voleva insistentemente una caramella e il passero invece cercava solo un ramo. Nasce una traccia sulla depressione, il sentirsi inutile e superato da tutti; vedere il proprio potenziale paralizzato e agonizzante in una pozza di saliva. L’hai causato tu. “Posso avere un’altra caramella? Giuro che la risparmierò per dopo.”.
The Church Of Man
Non credere all’uomo invisibile, credi ai fatti. Per essere il messia della propria personale religione ci vuole fegato. Almeno questa religione bandisce ogni tipo di proselitismo… scrivere una canzone sulla propria personale spiritualità e pubblicarla è considerato proselitismo?
“Ho sentito che l’apocalisse arriverà domenica mattina.”.
Ampersand
In un mondo dove persino l’amore ha subìto le censure della società moderna del “did you just assume my gender?” o del “I’m a man and I’m a feminist” e ancora “ I’m offended by the image of the prince charming and the weak princess, that’s Sexist!”; ecco una canzone d’amore senza gender che inneggia all’indipendenza all’interno delle coppie. “Allora balliamo e cantiamo per sempre, insieme, e per sé.”.
Forgotten Media
Un pezzo che dedico al mio Super Nintendo, compagno di mille avventure. Doveva essere il jingle pubblicitario per l’uscita del SNES mini ma la Nintendo ha detto che era troppo deprimente.
“Come una vecchia console con cui nessuno gioca più, sono tecnologia primordiale, sono datato, sono ingannevole.”.
True Love
Cos’è il vero amore? Ho interrogato le mie viscere, in quanto la parte con le mani impastate nell’argomento; in risposta ho ricevuto questo giro di chitarra viscerale, riassuntivo, naturale, 100% vegan. “L’amore vero è una sinusoide.”.
Skeleton Dance
L’idea della canzone è nata dalla della storia del colore verde. Il “Paris Green” precisamente, largamente utilizzato nel vecchio secolo, scoperto poi radioattivo perché derivato dell’arsenico. Si raccontava di bambini che morivano in stanze verdi, di donne che svenivano indossando vestiti verdi… Ci è voluto tempo prima che facessero 2+2, molta gente è morta per colpa di un colore che io personalmente ritengo il più facilmente associabile alla natura. Ma la natura appunto implica la morte delle cose. L’unica certezza. La nostra vita è una danza degli scheletri in un corto di animazione anni ’20; almeno quelli, fortunatamente, in bianco e nero.
“E tutto intorno gli scheletri danzano su una canzone che dice che tutto è uguale: il letto dove tua madre ha dormito dopo il parto; l’ospedale dove sospiri alla vita di restare.”.
Today i didn’t tie my hair
Ho i capelli molto lunghi. Più lunghi di quelli della mia ragazza. Per questioni di decoro solitamente li tengo legati e quindi quei pochi giorni all’anno in cui mi concedo di lasciarli svolazzare c’è un senso di libertà, spensieratezza; tutto è dove deve essere e se non c’è, ci sarà (prima o poi).
“…e sciogliti i capelli…” (da leggere facendo la voce di Giuliano Santamaria)
Youthanized
Il titolo della canzone è un neologismo nato dall’unione delle parole “Youth” (gioventù) e “Euthanized” (eutanasia). Parla di tutto quello che fa acqua nella promessa del “progresso”, i social network antisociali, i bot nelle chat, i centri commerciali, la spesa a domicilio, le prostitute che pagano l’INPS, Gerry Scotti, i siti di incontri, la “Real TV”, i porno col VR, il CLIL, la CVE, la FHRN, il GROPST, il FNEL, la Brexit, il Dannato Donald Trump… e chi darà la voce adesso a Woody in Toy Story 4?
“Soppresso ogni sabato sera, ogni notifica è una nuova vita.”
Giack Bazz Is Not Famous
GBINF è la mia vita se fossi stato un Beatle. Una vita di fake news, di fama inaspettata, repentina, comprate il disco, di gioia di vivere, di amore proprio e universale, comprate il disco, di giorni passati a contemplare lo scorrere dell’acqua del Tamigi sotto il Tower Bridge, un bacio sulla guancia, una canzone d’amore al giorno, una goccia di whisky nel caffè, le notti in bianco all’ospedale di Kokomo, comprate il disco, il suono delle campane del duomo di Modena, un giorno avrà tutto senso. Forse.
Comprate il disco.