Ti abbiamo presentato Party Animal lo scorso novembre con il video di Sometimes, adesso è lui che si fa conoscere più a fondo, raccontandoci traccia per traccia l’EP appena pubblicato dal titolo Leave.
Blackstar
Un pezzo che non voleva saperne di essere concluso. È stato l’ultimo ad essere inserito in Leave. Un giorno viene a trovarmi un mio amico a Torino per registrare dei suoi pezzi solo chitarra e voce. Facciamo le pre-produzioni del suo l’ep e alla fine della giornata gli chiedo di aiutarmi a trovare una quadra su un mio pezzo. Nel giro di 5 minuti avevo il pezzo finito con una linea vocale completamente diversa dalla vecchia versione. Il nome Blackstar è legato alla sensazione che mi davano i suoni cristallini all’interno del pezzo, come una spinta a chiudere gli occhi e ad immaginarti perduto nel cosmo. Sicuramente le sere davanti ai documentari di Netflix hanno aiutato molto a sprigionare questo immaginario.
Sometimes
Non è stato facile parlare in questo pezzo del rapporto che si ha con la propria famiglia, legando a doppio filo la voglia di essere indipendenti a quella dei ricordi più amari.
Un singolo diverso da quelli precedenti pubblicati nonché l’unico pezzo con atmosfere “felici”.
Una istantanea di una cena in famiglia, di quelle con tanti parenti, le luci accese a festa e tanto cibo in tavola. Il testo ha avuto diverse stesure per incastrare al meglio l’idea che volevo dare al pezzo. Descrive il sentimento che provi quando hai perso l’incanto di quei giorni di festa ma con nostalgia ripensi a quelli passati. Il pezzo è stata prodotto a sei mani, con Danilo de Candia del gruppo math rock, The Pier, e con Luca Gesmundo.
Riviera
Un viaggio in macchina mentre ti lasci il sole alle spalle, Riviera è solo questo. Da quando è stata scritta mi ha sempre dato la sensazione del calore estivo, di quando vai via dal mare, il sole tramonta dietro di te e tu sei immerso in un senso di tranquillità. Mi riporta sempre a casa, alla Puglia. Un pezzo sull’accettazione, sul non avere ansie e sulla tranquillità. Insomma, una storia che finisce ma a cui tu non sei più legato. Il pezzo perfetto per la fine dell’estate.
When You Love Somebody
Nasce durante l’ascolto assiduo dell’album “It’s a wonderful life” di Sparklehorse. Come sempre per i miei pezzi all’epoca aveva un titolo diverso e non aveva testo. Non avendo per niente idee mi faccio scrivere da una mia amica un testo in inglese con delle atmosfere malinconiche ma distese. Rettifico qualche strofa e provo a registrarlo. Andava a pennello ma purtroppo non riuscivo a trovare una frase adatta per il ritornello. Poi un pomeriggio mentre ero su Facebook guardo la foto di una donna che tiene per la mano suo figlio, sopra come didascalia c’era scritto “When You Love Somebody”. Corro in camera, prendo la chitarra e inizio a cantare quelle parole sugli accordi del ritornello. Perfetti. Un pezzo nato davvero per pura fortuna ma unito dalla connessione di più elementi. Il più dolce di Leave.
To the End
Ero appena tornato a Torino da Milano dopo aver comprato una chitarra acustica. In totale armonia inizia a scrivere uno dei pezzi più tristi che avessi mai fatto. Eppure ero estremamente felice. Una dicotomia stupenda. Quando mi ritrovai a scrivere il testo pensai molto a una situazione spiacevole che avevo avuto qualche giorno prima, ovvero un bel due di picche da parte di una mia amica. Invece che pensarci troppo ho preferito scrivere un pezzo ed incanalare tutto lì. Anche in questo pezzo ho avuto la mano di Danilo de Candia che ha reso il pezzo dolcissimo con le sue note di piano.