È andata così: ci siamo innamorati dell’ultimo album dei C’mon Tigre. Si chiama Racines, che vuol dire radici in francese. Ha il sapore di una puntatina notturna a Marsiglia, di una trasvolata africana in punta di xilofono e pizzica la lingua come un tè caldo in un souk pieno di tappeti.
Abbiamo unito i tappeti alle loro radici ed è uscita la collezione di dischi che si porterebbero ovunque – raccontati da loro. Trovi tre disegni dei tappeti: sono di Giulia Perin.
Su, sali a bordo.