Arriva al capitolo conclusivo la serie Netflix che meglio di tutte ha saputo raccontare il sesso agli adolescenti, conquistando allo stesso tempo anche un pubblico di giovani adulti.
Sex Education giunge alla quarta ed ultima stagione, congedando Otis, Maeve e gli altri studenti della Moordale che avevamo imparato a conoscere, amare e detestare dal 2019, anno in cui la serie ha fatto il suo debutto in piattaforma.
Nel capitolo finale ci troviamo al Cavendish College, la nuova scuola in cui gli studenti protagonisti di SE sono stati trasferiti a seguito degli scandali che avevano travolto la Moordale High, costringendola alla chiusura. Maeve è negli Stati Uniti a studiare letteratura, mentre Otis, Eric, Aimee, Ruby, Cal, Viv e Jackson proseguono gli studi nel nuovo college super queer, dove aleggia un’insostenibile euforia collettiva, tutti sono estremamente gentili con tutti e nelle ore extracurricolari partecipano a corsi di yoga e silent disco.
Qui Otis scopre che dovrà scontrarsi con O, sua competitor della Cavendish, se vorrà proseguire con la sua attività di terapista sessuale.
Fatta questa premessa narrativa (cercando di ridurre al minimo gli spoiler) vogliamo addentrarci per l’ultima volta nel mondo musicale di Sex Education che, già nelle stagioni precedenti, ci aveva non poco entusiasmato infilandoci in soundtrack classiconi (David Bowie, Bob Dylan, Etta James) e voci più contemporanee (Wizkid, Burna Boy).
Anche per questa stagione, la colonna sonora è curata da Matt Biffa e include brani originali composti da Ezra Furman che fanno capolino in un filone musicale tendenzialmente nostalgico con rari sprazzi di contemporaneità.
Nonostante il progressismo delle tematiche affrontate nella serie, infatti, l’ambientazione, l’estetica, i costumi e anche le scelte musicali che accompagnano il racconto risentono di un’operazione nostalgia che conferisce al tutto una patina rétro.
Tuttavia, non possiamo negare che siamo i primi e le prime a non saper resistere a questo tipo di immaginario e che ci emozioniamo sempre se in una serie partono i The Cure o Nina Simone, ma che ogni tanto ci piace anche essere sorpresə.
Nelle prossime pagine il tuffo d’addio nella musica di Sex Education 4.