L’hip hop è costellato di rime iconiche, e questa è un po’ una tautologia considerato che spesso l’idea di questo genere è strettamente legata a quella di rap. Siamo sicurə però che, se ci pensi un attimo, anche a te verranno in mente un paio di ritornelli iconici da cantare a memoria che è presumibile abbiano segnato il tuo vissuto nei ‘90 e nei ‘00.
La nostra domanda di oggi è: sapresti dire i nomi di chi ha cantato quei ritornelli?
Nella maggior parte dei casi forse sì, visto che alcuni esempi più eclatanti si sono avvalsi di voci molto conosciute: è il caso di If I Ruled The World di Nas, in cui svettava un memorabilissimo hook targato Lauryn Hill, o per spostarci su tempi più recenti, tutti i featuring nascosti in The Life of Pablo di Kanye che però siamo capacissimi di riconoscere a orecchio, come quello di Rihanna in Famous o Frank Ocean in Wolves.
Se vogliamo allargare la Golden Era fino ai primissimi anni 2000, molti ritornelli hip hop che sono finiti addirittura nelle grazie del grande pubblico pop hanno in comune un tema importante che, nonostante le fortissime immagini video che hanno sempre accompagnato questo genere di successi, potrebbe anche sfuggire: stiamo parlando della sessualizzazione della voce.
A differenza di quello che si potrebbe immaginare, anche iconiche voci maschili come Justin Timberlake e D’Angelo sono state coinvolte da questo fenomeno: basti pensare che, come raccontavamo qualche tempo fa sempre su questi schermi, uno dei motivi per cui D’Angelo si era ritirato dalle scene dopo Voodoo era stata l’esasperazione generata dalla continua oggettificazione del suo corpo (soprattutto durante i live) che molto spesso veniva messo in primo piano arrivando ad adombrare il suo immenso talento musicale e che era legata al fatto che l’artista in quel periodo della sua carriera aveva trattato molto liberamente i temi dell’amore carnale e della sensualità, coronati dall’ormai infamous video di Untitled (How Does It Feel).
Tuttavia, com’è facile immaginare, la sessualizzazione della voce si lega molto spesso indissolubilmente alla figura femminile. E soprattutto un genere come l’hip hop si prestava in modo particolare ad alimentare questo tipo di immagine in cui la voce si occupa di abbellire la parte della canzone più incline a essere accattivante, ovvero il ritornello. Ne consegue che molte artiste che saltavano su un beat per cantare quella parte, a meno che non rispettassero dei canoni estetici molto ben precisi, non solo non comparissero nei videoclip dei pezzi, ma venissero addirittura sostituite da modelle, di modo che le loro voci soavi e angeliche venissero visivamente associate a un corpo perfetto e sessualizzato attraverso trucco, parrucco e abbigliamento succinto.
Ovviamente non è il caso di fare tutta l’erba un fascio, e ci sono certamente molte voci che hanno ricevuto il riconoscimento che meritavano, ma oggi vogliamo celebrare quelle che non fanno parte di questa fortunata categoria e che hanno cantato l’Hip Hop marchiando alcuni dei ritornelli più iconici della sua storia.