Ve l’avevamo annunciato, vi abbiamo regalato i biglietti e alla fine potevamo forse mancarlo? Noi di Dance Like Shaquille O’Neal a quei ragazzacci di Garrincha dischi vogliamo troppo bene! Così eccoci: una social maniaca, un video maker ed una fotografa a correre lungo l’Adriatica per ritrovarci insieme al TPO di Bologna, manco fosse un villaggio vacanze!
(NB: quando si è una brava fotografa si ha la maledizione di fotografare sempre tutti tranne sè, inclusi i colleghi che se la ridono fino a non aver più gli occhi, come in questo caso)
Ed eccovi alcune foto della bravissima Flavia a spiegare meglio delle mie parole quanto ci siamo divertiti. Le balconate di IOSuONOFUORI arriveranno, come sempre, quando meno ve le aspettate.
Venerdì sera, con lieve ritardo, il festival parte. Sul palco Jocelyn Pulsar seguito da Matteo Costa & the Nanny Nanny’s. Pop e swing scaldano gli animi e la gente inizia a crescere.
Nel tempo del cambio palco sul palchetto laterale a scaldare gli animi tocca a 33ore. Purtroppo un minuscolo guasto tecnico costringe la reporter a correre in cerca di un pezzo di ricambio perciò dovete fidarvi di me se vi dico che il cuore batte forte durante questo live. Subito dopo è la volta dei manzOni e del loro post-rock tutto chitarre. Il sangue nelle vene torna a bollire e la rabbia di Gigi diviene la rabbia di tutti.
A distogliere l’attenzione dal palco grande e dal lavoro dello staff ci pensa ora Brace, che dal palchetto delizia tutti con le sue tenere ballate.
Tutto è pronto, il TPO è gremito, il palco montato: è tempo de Lo Stato Sociale. L’aria è quella della festa, delle amicizie d’infanzia, di casa. La festa invero riesce grande e sfacciata.
A chiudere la serata ci aspetta Avanzi di Balera, la festa vintage arrivata direttamente da Torino. Alle 4 del mattino il ragazzi del TPO ci spazzano letteralmente fuori: dalla sala, dai camerini, dal cortile.
La sera dopo l’atmosfera nel backstage è quella delle cene tra amici, rilassata e conviviale. Gli artisti si confrontano senza sosta, ogni occasione è buona per imparare l’uno dall’altro.
In sala, così come venerdì, si schivano a stento le incursioni adesive di quei mattacchioni di BOB.
L’atmosfera è carica, tutti non vedono l’ora che si parta. Al via, sul palco salgono i milanesi de L’officina della Camomilla, i quali hanno appena concluso la registrazione del loro disco d’esordio e non vedono l’ora di anticiparne il più possibile. Suoni incredibili! Dopo di loro altri milanesi, stessa carica ma dai toni più pastello: tocca a L’Orso, anche loro impegnati nella registrazione del disco d’esordio, dopo gli ep.
Dal palco grande l’attenzione si sposta sul palchetto laterale per nel dubbio. Renzo, oltre alla solita classe di Roberta al theremin questa volta beneficia anche di Luca e della sua tromba.
Poco dopo tutto è pronto per i Chewingum. Supportati dalla scimmietta Renaldo, i tre scaldano il pubblico, tra bacini oscillanti e coretti striduli. C’è anche l’occasione per invitare sul palco Checco de Lo Stato Sociale, uno ibrido tra un ospite e un fan sfegatato.
L’energia marchigiana è destinata a non sfumare ma si trasla semplicemente sul palco laterale dove troviamo i Camillas. Il duo è incontenibile: lancia slogan nell’aria, inneggia a Shaq (oh, davvero, noi non c’entriamo nulla!), intavola monologhi e rapisce la folla estasiata. C’è anche l’occasione per celebrare l’asse di amore Pesaro-Bologna, chiamando sul palco Luca di nel dubbio e Costi dei Be Forest per una versione smooth del classico Mi dai fastidio.
IL programma live giunge al termine, è tempo del tanto atteso show del nuovo arrivato in casa Garrincha: il trio Magellano, capitanato dal Pernazza (già Ex-Otago). L’energia dei genovesi è sbalorditiva, la gente ha resistito tanto per vederli e anche se sono ormai le due il pubblico non demorde e balla entusiasta. Ebbravo Alberto!
Siamo alla fine, non solo della kermesse ma proprio delle energie. Tutto ciò che potrebbe tenerci ancora in pista è un dj set come si deve. E indovinate? I selezionatissimi dj Garrincha sono proprio così. Ancora balli, playlist uscite dalle smemo del liceo e dalle TDK nascoste nei cassetti. Pernazza al microfono a caricare tutti. Sono le 4 quando quelli del TPO imbracciano le scope. Stessa solfa: camerini, cortile, baci, abbracci e taxy. Bella storia Garrincha!
La gallery completa la trovate su facebook, alla pagina di DLSO: non mancatela!