Che la Costa Adriatica sia una zona carica di fermento, ormai, dovreste saperlo dal numero di gruppi che vi stanno nascendo e proliferando negli ultimi anni.
Di pochi giorni fa l’uscita in free download dell’Ep dei North. S’intitola Differences e della Est Coast ha i suoni e la freschezza.
Le sette tracce che lo compongono sono state registrate (non a caso) al Loop club di Osimo da Luca Gobbi (Karibean). Abbiamo chiesto a Pier, voce e chitarra, di spiegarcele.
New life:L’intro iniziale nasce in sala prove in pausa paia (la “meravigliosa” di Bastogne, insomma… la sigaretta). Butto là due accordi a caso, piacciono e poi nasce il pezzo quasi in automatico.
E’ una sorta di bilancio sentimentale che fai dopo diversi anni che stai insieme a una persona e combatti contro la sensazione nostalgica di quei tempi in cui la spensieratezza da single era una delle poche cose che ti divertiva veramente e che ogni tanto ritorna, com’è normale che sia, anche se ora “time is the way she moves”.
Differences Siamo affezionati a questo brano, non a caso è il titolo dell’Ep in quanto uno dei nostri primi pezzi, l’abbiamo tenuto perché segna un po’ il confine tra quello che eravamo all’inizio quando ci siamo formati suonando un indierock classico e quelle che sono le linee sonore attuali dei North, un po’ più weezeriane e grungy.
La canzone parla di come la voglia di riprovarci sopravviva alle differenze che hanno causato la separazione.
Waste your time:Era Estate e fischiettavo in macchina la melodia del ritornello. Anzi già lo fischiettavo in ufficio pensando alla spiaggia dove me ne sarei andato a collassare! L’ho registrato subito sul telefonino: ho perso troppi brani non facendo così purtroppo, per questo è provvidenziale!
La situazione del testo è opposta a Differences, lei non si arrende nonostante si sia precedentemente allontanata… Io ora sono scettico, e non vedo altro che un bisogno di conquista dall’altra parte.
A song for your boyfriend:Strimpellando a casa della mia ragazza gli accordi iniziali cerco di trovare una melodia per la strofa ma non riesco tanto che lei mi fa ”ma non parte mai sto pezzo!?”
Io sarcastico “Trovala tu la melodia!”
…e lei la trova!!
No way out:Già avevo in mente la parte centrale del brano ma mancava il resto. Tornato a casa dopo il concerto di Ty Segall (esperienza notevole!) quello che cercavo è arrivato subito: folgorante!
Parla della sensazione che hai in hangover quando non c’è altra via d’uscita che stare male adesso per poi riprendersi in seguito: sei spaventato e non vedi l’ora che sia già domani.
Free as you :Prende forma a casa di Giuseppe, il nostro chitarrista, durante una domenica pomeriggio di cazzeggio sonoro, come ce ne sono tante in inverno. Io porto una struttura grezza e si definisce meglio il pezzo come succede per buona parte delle nostre canzoni.
Lavoravo presso una multinazionale nella quale mi sentivo imprigionato come un topo in una gabbia dorata, avevo un buono stipendio e una relativa sicurezza economica ma ero comunque obbligato a sottostare ad una gerarchia antimeritocratica, ero uno schiavo moderno. La canzone parla di questo e di come ora io sia libero e stia meglio pur non guadagnando più come prima.
Another garbage:Giro iniziale di Andre al basso mentre io inverto gli accordi di Smells like teen spirit provando a costruirci sopra una linea melodica che parta lenta e vada a crescere.
Qui c’è un consiglio a chi si preoccupa di cercare il plauso della gente così detta cool e depositaria di stile. Non fate le pecore e fregatevene del riconoscimento e del giudizio. Non è facile e magari produrrete solo spazzatura ma sarà comunque la vostra e ciò è più importante del personalizzare tendenze. C’è un riferimento alla morte nella canzone come punto di partenza per fare tabula rasa e ricominciare a vivere più in linea col nostro essere, come se fossimo appunto già morti e ricominciassimo nuovamente a vivere.