Small Giant è uno specchietto retrovisore sugli 80s e in un certo qual senso anche sullo stato d’animo tipico dei ninetines. Simone Stefanini, già chitarrista dei Verily So, confeziona il suo primo lavoro da solista come se stesse guardando alla sua adolescenza ed è la copertina stessa a suggerire molto in merito. Stanzetta buia, chitarra alla mano e synth analogici a fare da tramite con i pomeriggi del suo/nostro passato.
Le citazioni sono tante, ma mai fine a se stesse. We Were Fuckers, da proprio l’idea di una produzione casalinga low-fi, the Night of Apollo Died (chiaro riferimento alla saga di Rocky) è una totale reminiscenza 80’s, dai synth arpeggiati all’assolo in tapping alla “Van Halen”, mancano solo i pattini a quattro rotelle.
The Other Me vede la collaborazione alla chitarra di John Neff, tecnico del suono in vari film di Lynch e chitarrista dello stesso regista nel suo progetto Blue Bob. Il risultato è un muro di chitarre che ricorda la scena shoegaze dei primi novanta.
Murakami e Divisi ridanno fiato al disco, mentre Another Way to Die chiude le danze perfettamente, partendo prima in sordina per poi esplodere in un finale quasi epico.
Now We’re Gone è un lavoro che arriva prima al cuore poi alle orecchie.