Abbiamo chiesto ai nostri informatori di scovare notizie su cosa sia successo ai personaggi del video di XMAN di UNEPASSANTE.
Questo è ciò che Francesca Marzia Esposito è riuscita a sapere della “pre-mamma”, che abbiamo scoperto chiamarsi GEMMA.
Gemma passa le mattine con il pc sulle gambe, il riverbero blu del video sulla faccia. Ogni due tre annunci si volta verso la culla. Il piccolo Gio dorme, la pelle e i capelli un po’ unti. Quando apre gli occhi la fissa come se cercasse un puntino sul naso sulle guance sugli occhi della mamma. Gemma gli prende un piede, gli dice Ehi, piccolo, hai una mamma sfocata, eh? Quando le chiedono del padre di Gio, Gemma dice Si è autoproclamato genio, da qualche parte nel mondo. Di solito alla battuta la gente sorride.
Poi Gemma ha conosciuto un ragazzo. In realtà è un uomo, ma lei lo chiama ragazzo. È andata così. C’era la scritta Cercasi davanti al pub sottocasa. Una sera Gemma ha lasciato il piccolo Gio dalla nonna, ha spinto la porta a vetri e ha poggiato sul bancone il CV con il quadratino a colori della sua faccia sorridente. Era una foto tagliata, sul pezzo mancante c’era Paolo. Quando è stata scattata quella foto, lei stava pensando al piccolo Gio, Paolo alla California.
Il tizio al bancone l’ha guardata come se volesse impararla a memoria. Sto cercando lavoro, ha detto lei. Qui dentro la laurea non serve, ha detto lui. Be’, se per questo nemmeno là fuori, ha detto lei. Sei sicura? ha detto lui. Quasi di niente, ha detto lei. Poi lui l’ha chiamata ragazza. Ci vediamo domani sette-dieci, ragazza. Lui è Andrea, quarant’anni suonati. La seconda parola che ha imparato il piccolo Gio è stata Andrea, ovviamente senza r, senza d, ma, ci siamo capiti.
Francesca Marzia Esposito vive e lavora a Milano. Si è laureata in Lettere moderne al Dams di Bologna con una tesi in Storia delle teoriche teatrali. Ha conseguito un master in Scrittura e produzione per cinema e fiction all’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato alcuni racconti in raccolte antologiche con la Giulio Perrone. Ha fatto la ballerina professionista per un po’, adesso si guadagna da vivere insegnando danza, poi torna a casa e scrive su un pc scassato, aspettando di pubblicare il suo primo romanzo, così potrà comprarsi un bel Mac. Alcuni suoi racconti sono comparsi su: «’tina», «Colla», «Fernandel, «GQ», «inutile», «Brown Bunny Magazine», «Prospektiva».
Foto di Michelle Davis