Mia madre esige ordine.
Non ha tutti i torti.
Ma valle a spiegare che sto bene qui.
Spalanca la porta, fa il suo ingresso in camera, guarda la roba ammucchiata, i libri stipati, la pila di scartoffie, la perfetta baraonda in cui vivo&dormo. Poi pronuncia l’invettiva, mi ordina di sistemare tutto ‘sto bailamme. Altrimenti quando torni a casa ti faccio trovare la valigia davanti alla porta. Valle a spiegare che questo è il mio ordine, la mia armonia.
Marco è il cantante dei Drink To Me e ora ha deciso di far da sé. Ora Marco è bna Cosmo e ha intrapreso un itinerario sonoro e letterario fatto di ampi spazi, di cicli, di Storia umana, di spazio fisico intergalattico, di piattaforme continentali, di razionalità: per seguir virtute e canoscenza. Più facile ad ascoltarsi che a dirsi. Cosmo è la naturale evoluzione artistica delle cose e Disordine è il contenitore di 10 tracce prodotto dalla 42 Records che il 4 18 giugno sarà cosa pubblica─come supporto fisico. Il lavoro di Cosmo si agita nel vento di atmosfere dreampop e cantautorali, dove i pattern di drum machine e gli strati di sintetizzatore permettono alle parole di essere la figura di spicco di questo nuovo progetto (parlo per me). Marco si avvale di liriche eleganti (E resterà il silenzio, ma questo è il pensiero che mi fa impazzire. Non so morire e non voglio, io non voglio), mai dozzinali, interessanti per fisionomia e contenuti profondi. «e poi vabbè i noise e le distorsioni dei synth sono uno Sputnik che decolla in orbita».
Ora è tutto chiaro, mamma.
Lascia che ti dica una cosa.
Disordine che si nasconde qui sotto, che devi lasciare intatto, che imparerai ad amare.
─Qui ascolti il disco e leggi il track by track