Una delle doti indiscusse di Kingdom è la capacità di passare da un genere all’altro all’interno dello stesso EP senza farti accusare il colpo. Talvolta i ribaltoni di stile troppo evidenti possono risultare fastidiosi, altre rappresentano proprio la forza estrinseca dell’artista. Il produttore di Los Angeles conferma con questo ultimo lavoro di saper maneggiare indistintamente grime, R’N’B e note housy senza perdere di vista l’obiettivo finale: creare un body of work complessivo che renda giustizia alla meravigliosa lead track – quella Bank Head col cantato di Kelela che tanti cuori ha ammaliato mesi or sono – senza esserne però adombrato. Ed ecco che le ritmiche diventano cavalcanti in Corpse, i suoni si avvicinano ad una Fatima Al Quadiri del 2012 col suo Desert Strike in OG Master, mentre con Takedown Notice la virata è decisamente in direzione warmy. Sette produzioni che scivolano via come la primavera dopo l’inverno.