Scegliere quali illustrazioni mostrarvi di Mauro Gatti non è stato semplice, perché mi piacciono tutte alle stessa maniera. Dev’essere per l’approccio giocoso ai personaggi, per l’innegabile sagacia, per i colori pop che mi fanno venire in mente l’estate in Versilia e i tavolini firmati Algida scoloriti dal sole. Ma questo illustratore di stanza a Milano, che mi immagino laborioso e preciso nelle sue giornate da Direttore Creativo mentre si destreggia tra mille clienti, mi fa impazzire per la fanciullezza di spirito con cui si rapporta al mondo fuori. Che poi è lo stesso che vive dentro i suoi disegni.
Qual è il tuo film preferito con Monica Vitti? Il mio è L’Avventura. Conosci la bellissima canzone de Le Rose che porta il suo nome?
L’Avventura è un grande film ma ha una recitazione troppo “teatrale” per i miei gusti. Il mio film preferito in assoluto è La ragazza con la pistola, ma la Monica Vitti di Polvere di Stelle è forse quella che mi è rimasta più impressa perché, a parte sfoggiare un incredibile numero di acconciature biondo platino, riesce a dare il meglio di sé in ogni disciplina, dal ballo alla recitazione passando per il canto. No non conoscevo la canzone, l’ho inserita in playlist :)
Che ruolo ha il sesso nel mondo del disegno? Difficilmente gli illustratori, esclusi certi manga giapponesi, si rifanno al sesso per penetrare l’osservatore. Che opinione hai al riguardo?
L’idea che il sesso sia qualcosa di diverso da qualsiasi altro argomento è sbagliata, o almeno io la trovo distillata dalla religione. Il sesso è divertimento, colore e ha mille sfumature e per questo è un soggetto di assoluto valore per chi disegna. Poi, entrando nel particolare, io al sesso dei manga (da quelli più soft agli hentai) preferisco un approccio più “innocente” che lascia spazio ad interpretazioni e doppi sensi senza mai essere troppo diretto.
Una brutta abitudine che vorresti perdere.
Quella di andare in modalità zombie ogni volta che devo trovare un’idea per un progetto. Io non me ne rendo conto ma mi dicono che ho un’espressione da ebete, a qualsiasi domanda do risposte precotte tipo “Ok”, “Ho capito”, “Vediamo dopo” e fisso le cose/persone stile Jack Nicholson di Shining (cristo, quanto ti capisco! ndr).
Un disegno in bianco e nero è come una giornata al mare senza sole?
Non direi, il bianco e nero riesce a dare una forte carica emotiva ad un disegno (o ad una fotografia), bisogna solo non abusarne e soprattutto sapere quando usarlo. Forse direi “Un BRUTTO disegno in bianco e nero è come una giornata al mare senza sole” :)
Una domanda che ti fai da anni senza trovarvi risposta.
Tralasciando le questioni socio/politiche di questo periodo e volendo stare su cose più divertenti mi chiedo dai tempi del mio fantastico Nintendo 8Bit perché (nerd alert) Donkey Kong si chiama così quando è una scimmia e non un asino. Oppure, da bambino e avido lettore di Topolino, mi chiedevo perché Pluto vivesse in una cuccia mangiando cibo per cani mentre Pippo, anche lui un cane, al contrario vivesse in una casa e guidasse una macchina.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Una coppia di Super Best Friend che hai dimenticato di includere nel tuo libro. O a cui hai pensato solo dopo la sua pubblicazione.
Te ne dico alcune perché ne ho escluse almeno una trentina: Uova/Bacon – Ghigliottina/Testa – Bombetta/Baffo – Spazzolino/Dentifricio.
Quanto è creativa Milano da 1 a 10?
Gli amici che ci vivono sono super creativi ma la città offre davvero poco sul versante ispirazione/eventi/venues per persone under 40 che hanno un appetito per cose diverse dalle classiche mostre sull’arte antica o dal clubbing-apericena. Direi che rispetto alle altre capitali europee siamo intorno ad un 4.
Dopo tanti anni di lavoro sei tu a trovare le idee o le idee a trovare te?
Questa è una bellissima domanda, che al pari delle più antiche questioni ontologiche non troverà mai una risposta. La cosa che mi affascina è che l’incontro idea-persona è qualcosa di magico e mi piace pensare che ci sia qualcosa di mistico in tutto questo. Come gli sciamani indiani entravano in contatto con gli spiriti, noi creativi affrontiamo un “viaggio mentale” alla ricerca dell’idea perfetta.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?