di Francesco Cianfarani (from The Insiders)
Un villaggio africano, tutti in cerchio davanti ad un fuoco con bonghi, djambè e strumenti etnici, e dietro un dj europeo con un computer che rende tutto ancora più magico, più completo. Tribalismo allo stato puro, ma anche elettronica allo stato puro, un bell’ibrido che prima ti disorienta, poi ti bacia e infine ti fa innamorare. Il 13 dicembre i Sybiann, gruppo nato nel 2007 a Forlì, vi faranno scoprire mondi inesplorati (se ce ne sono ancora) della musica elettronica, un viaggio allucinogeno verso un orizzonte di underground tedesca, disco anni ’80 e Moby. Pochi giorni al gran momento quindi, anche se a sentirlo l’uscita potrebbe essere benissimo il 13 dicembre del 2030, per la novità assoluta con cui i 5 ragazzi romagnoli hanno confezionato questo lavoro, Richie Hawtin in confronto sembra roba per vecchi. Una fusione pazzesca di generi e gusti musicali che porta le vostre emozioni in un altro posto, un posto sconosciuto. Sette perle preziose che sentiremo spesso nei club più buongustai della scena italiana. L’album trova il suo apice nella canzone che da il titolo allo stesso, Spore, 6 minuti di antifurti, versi di fantasmi, urla di strumenti, in una palude perfetta di coinvolgimento che ti fa ballare anche se la senti davanti al tuo capo. Non si può non muovere la testa sentendo l’attacco del basso, prima di un floreale ricongiungimento con la tua energia, e con quella degli artisti. E’ tutto così il nuovo lavoro dei Sybiann, più che una palude un prato pieno di fiori che cantano. Il primo a cantare è stato Cosmic Favela, il singolo estratto in anteprima dall’album. Questo pezzo è un amico, l’amico che quando sei seduto in discoteca ti prende di forza, ti alza e ti fa ballare, facendoti passare la serata più bella della tua vita. Insomma, un debutto in Lp da urlo, che sarà pubblicato in cd e digitale dalla Shit Music For Shit People e dalla Cinedelic Records di Marco D’Ubaldo, label che non scherza. D’altra parte da gente che ha suonato con Dan Deacon, Archie Bronson Outfit, Black Angels, Zu, Lotus Plaza, Nudge, Holy Other ci si aspetta molto. E pensare che i Sybiann avevano iniziato con l’Art Rock melodico e un po’ wave, adesso abitano un altro mondo. La musica ti può portare davvero lontano, un po’ come questo album.