Si è concluso domenica sera l’All Star Weekend NBA 2014.
È stato, come ogni anno, un gran calderone di eventi, bagni di folla e celebrità sotto i riflettori.
È stato un format ricco di novità, dal primo MVP consegnato da Adam Silver alle nuove formule di valutazione delle gare del sabato.
In questo articolo cercheremo di rivivere tutto quello che è successo in questi tre giorni di frenesia, provando a stilare una classifica di ciò che ci è piaciuto e ciò che invece preferiremmo lasciare a New Orleans.
VENERDÌ
Il primo giorno è destinato al Rising Star Challenge e al Celebrity Game, i big si riscaldano.
A dire il vero, tra i più giovani, Lillard e Davis parteciperanno anche alla partita domenicale.
Lillard in realtà vivrà un vero e proprio tour de force.
TOP
Arne Duncan, segretario dell’educazione, in no look.
FLOP
Wale, bravo emcee, pessimo cestista (ed ipocrita).
TOP
Il duello Hardaway-Waiters, probabilmente uno dei picchi dell’intero weekend, facendo felice un combattente come Reggie Miller, mentre KD e il Barba se la ballano. “There’s about to be a game!”.
FLOP
Il COO della BBVA che lascia cadere per terra il trofeo di MVP destinato a Drummond. Per me era un chiaro fumble.
SABATO
La serata dei mini games: Shooting Stars, Skills Challenge, Three Point Contest, Slam Dunk Contest.
Mantenuto l’impianto East v/s West, modificato il regolamento della gara delle schiacciate, Drake e Shaq sul parquet.
TOP
Chris Bosh, new achievement unlocked: half court shooter.
FLOP
Harrison Barnes. Da ora in poi le schiacciate saranno misurate in una scala che parte da Barnes2014 e termina a Carter2000.
Non c’è nemmeno il video su youtube, facciamo che non è mai esistita.
FLOP
L’assenza di un vincitore scelto dalla giuria. Dr.J dovrebbe essersi addormentato intorno al terzo secondo del primo turno di freestyle.
TOP
John Wall, con l’unica schiacciata degna di un sussulto.
Tanta roba.
FLOP
I cameo di Drake e Shaq, ovvero: l’ostacolo è più rilevante della schiacciata.
e ovviamente
TOP
Marco Balboa
DOMENICA
Il giorno dell’All Star Game. 24 All Stars pronte a dare spettacolo in una gara dal fascino ambiguo.
Per me è riassumibile così: Kyrie Irving e Chris Paul sullo stesso parquet sono la poesia applicata alla pallacanestro.
Battuti svariati record, tra cui: maggior somma di punti, maggior numero totale di triple tentate, maggior numero di triple segnate da un singolo (Melo), maggior numero di tiri a canestro segnati (Griffin)
Ovviamente ho deciso di tralasciare le milioni di schiacciate di Griffin e LeBron, puntando su altre cose che magari sono passate inosservate.
TOP
Kyrie, appunto, MVP indiscusso.
Non c’è un layup che non sfidi svariate leggi fisiche.
Impressionante.
FLOP
Mai sedersi di fianco a Yao, a meno che tu non voglia sembrare il suo pupazzo parlante.
TOP
Gli outlet passes di Kevin Love
FLOP
Lo scempio delle mascottes. Raccapriccianti.
E PER CONCLUDERE
CAPITOLO #SWAG
TOP ASSOLUTO
James Harden e il look sfoggiato in prima fila alla gara delle schiacciate.
FLOP
Il duo Malone-Kareem, direttamente dal Maine dei primi anni 90.
Swag sotto zero.
TOP
Il Barba del venerdì.
FLOP
King James, floridian dandy.
I momenti di svago ora sono finiti e i playoffs sono alle porte. Meno sorrisi, più agonismo. Tra poco si comincerà a fare sul serio. Per quanto riguarda l’All Star Weekend, ci si rivede nel 2015 a New York, e già la location mi basta e avanza.