“Spettacolare. avanguardia. Italia 2030, e mi ritrovo che di anni quasi ne ho settanta”. Così commenta sulla mia bacheca di facebook un amico della musica che conoscete tutti e di cui non dico le generalità perché adesso non mi va.
Sicuramente una descrizione calzante più di qualsiasi altra che circoli sul prossimo disco di Quakers and Mormons : un piccolo capolavoro italiano, un libro/audio particolarissimo in cui si affronta il tema del trapasso.
Anima e cuore, ma anche tanta, tantissima tecnica, ricerca e capacità compositiva fanno di questo lavoro un racconto realista di straordinaria forza e drammaticità. “La stanza del figlio” di Moretti hai presente? Siamo sullo stesso tagadà emozionale.
I titoli dei dieci capitoli di “CERIMONS FUNERALISTIC” ci iniziano alla tragedia della morte e al segreto della vita, con cinica dovizia di particolari.
L’elenco delle singole tracce, un’operazione a cuore aperto, diventa a questo punto un dovere:
1. Almost Dead
2. Acceptance
3. Unconsciousness
4. Expire
5. Parting and Weeping
6. Funeral The Procession
7. Burial Ground
8. Wooden Embrance
9. Epitath
10. Worms
Tutto quello che non dirò su questo disco è custodito nelle segrete del mio cuore. Io non so parlar d’amore, l’emozione non ha voce. (Jim Morrison)
Barbanera (ma anche Barbarossa) consiglia: abbiate cura di voi e di chi vi sta accanto e per San Valentino regalatevi questo album che Quakers and Mormons condivideranno sul web in free download, alla faccia della chiusura di megavideo e delle crisi delle major.
Avvertenze:
L’ascolto di questo disco è consigliato vivamente a chi non si arrende dopo il primo ascolto, ai curiosi, ai golosi, ai critici, a chi lo ascolterà sperando che l’inglese e le metriche non siano buone (andate a vivere sotto i ponti), a chi non mai ha capito nulla e non si arrende, a chi nella musica ricerca un briciolo di arte. Questo disco non è fatto per il pubblico italiano medio, non è facile, come non è facile la vita, ma è un’opera viva, che pulsa umanità e ti entra sotto pelle poco per volta, come le cose preziose. E voi ve le meritate le cose preziose, altrimenti non sareste in questo momento qui sulle pagine di questo diario scritto di notte con tanta passione e tanto amore dal vostro poco umile servo.
La canzoncina di anteprima da regalare al vostro ascolto non è forse la più bella, ma sicuramente la più triste e rappresenta il momento fondamentale di questo delicatissimo e meraviglioso concept album. Amen.