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Assenti dall’Italia da cinque anni, il 12 luglio hanno fatto il loro ritorno in tour nello Stivale i The Strokes, headliner della seconda giornata del Flippaut Alternative Festival 2011. Dopo il cambio forzato di location la curiosità era ancora più forte; ci racconta un po’ com’è andata Valentina Giobbe.
Quell’attesa durata cinque anni, l’emozione si tagliava con il coltello.
L’atmosfera che si respirava già nelle prime ore del pomeriggio, lasciava intendere che non si aspettava altro che le prime note di quella che poi sarebbe stata “NYC Cops” anche se nessuno poteva saperlo. Expect the unexpected si dice.
Insomma dopo aver lottato con un numero infinito di zanzare che ci hanno tenuto compagnia sul prato del cortile del castello, e mentre sul palco si alternavano prima i Glasvegas, poi Verdena infine i Chromeo, tutto sembrava pronto per lo show. Sembrava appunto.
Fasci di luce bianca accompagnano l’ingresso di Casablancas e soci, il cuore e le gambe erano l’unico sostegno fisiologico.
Quello che si nota subito è che l’energia che vogliono trasmettere è tanta, peccato che non sarà lo stesso per l’impianto audio.
Le corde di basso e chitarre vibrano come non mai durante la serata sulle note di “Reptilia”, l’apice della performance si è raggiunta con la meravigliosa “Someday”; non nascondo la commozione del momento generata forse da un misto tra rabbia e voglia che dopo l’ennesima interruzione su “What ever happened?” il problema non si ripetesse.
L’imbarazzo dei cinque è palese probabilmente perché entrambi meritavamo di meglio:
loro una location e un impianto migliore, noi una scaletta che avrebbe appagato tutto il pubblico presente, nessuno escluso.
Quasi come un urlo disperato dal microfono di Julian si è levata a conclusione del singhiozzante concerto “Take it or leave it”, come a dire questo è quanto prendere o lasciare…
Guarda la scaletta del concerto.