Ritorna la downtempo più zozza di casa Warp. La mano del “maestro” è rimasta la stessa: meglio dell’ ultimo ep “the 9th inning” e sicuramente non all’altezza dell’allora novità “A sufi and a killer”.
Tutto sommato il maestro di Yoga ci piace ancora e con Muzzle realizza di nuovo un ottimo lavoro.
Nikels and dimes e Blame sono le più “pulite” del disco (i singoloni se vogliamo), qui le voci riusciranno a scrollarsi di dosso i tappeti distorti che caratterizzano il lavoro; nel lato più sperimentale del disco troviamo invece la nenia distorta di Timeout ed il trittico Rubberband, Venom e Skin che viaggia sugli stessi bpm lenti, le drum sembrano insabbiate dalle polveri del Mojave.
Gonjasufi con Muzzle non inventa niente, ma riesce a mischiare nel calderone tutte le cose più interessanti degli ultimi anni senza dimenticare i fervori 90’s sempre presenti.