No, non abbiamo (ancora) organizzato una colonia estiva DLSO. Certo che sarebbe figo, sudare parlando di musica, o si potrebbe fare musica parlando di sudore, dipende da che tipi siete. Fatto sta che no, non è ancora arrivato il momento. Ma siccome non abbiamo messo su nulla, e ci dispiaceva andar via cosi, ci è venuta in mente l’idea di stilare una mega-super-iper lista di cose che vi servono assolutamente per affrontare quel gran problema che sono le vacanze estive, adeguatamente divise per sesso e meta (mare/montagna/città.)
Le vacanze, tutto sommato, sono una grande fatica. Valige, treni, check in, cartine (geografiche), mp3 e tutto il resto. Magari qui trovi tutto quello di cui hai bisogno, e la sera prima della partenza diventa quasi una serata piacevole. Seh, vabbè, non esageriamo.
Tutta la reda di DLSO ha partecipato a questo Summer Camp, in particolare Pietro (che non si chiama Pietro), Valentina e Rossella.
Montagna per maschietti
In estate casa vostra diventa una grande stufa? Nulla vi rinfrescherà di più di una bella escursione in montagna, magari uno di quei posti dove non vendono manco il giornale, e il 3G te lo sogni la notte.
Per andare in un posto del genere ti serve: il nuovo album di Chet Faker, un bel libro di John Grisham, l’ultima stagione di Casalinghe Disperate in DVD, una classica camicia a quadri, una giacca a vento, un mixato di Yakamoto Kotzuga, l’orologio bussola delle giovani marmotte, un coltellino svizzero per incidere il tuo nome + il suo sulla corteccia della quercia nel centro del bosco.
Montagna per femminucce
Se l’amore per il vostro lui vi ha spinto fin lassù, su quel pizzo di montagna dove vi sarà molto difficile controllare le nuove foto postate da Channing Tatum, allora vi servirà assolutamente: un paio di pantofole coccolose, una tazza da the, un diario segreto, “Yellow Memories” di Fatima per ricordarvi che potevate andare a NY ma no, avete scelto Roccaraso, un balsamo per capelli, l’uncinetto.
Mare per maschietti
Qui molto dipende da voi. Cosa avete fatto durante tutto l’anno? Siete stati qui a leggere tutte le news di DLSO? Avete speso tanto tempo in palestra? O magari tra Breaking Bad e True Detective il vostro inverno è volato via in maniera alternativa?
Ad ogni modo la nostra Pietro che non si chiama Pietro crede che vi sarà utile: qualche battuta croccante per cuccare al gioco aperitivo, almeno un morso di medusa, un frisbee, il costume almeno due centimetri più in basso del segno dell’abbronzatura, NON MANGIARE CALIPPI, dei pettorali, una chitarra e sapere almeno altre tre canzoni oltre alle bionde trecce gli occhi azzurri e poi, entrambi i mixati (giugno e luglio) che Beat Soup e Mr.Nonsense hanno fatto per noi e prima di partire fatti un giro su “Google street view” per trovare il panorama perfetto dove baciarla, alle femmine piacciono i panorami e anche i baci.
Mare per femminucce
C’è una cosa che non ho mai capito fino in fondo: perché alle donne piace così tanto andare al mare? Va bene il sole, va bene l’abbronzatura, ma credo ci sia una sorta di attrazione fatale che lega le femminucce ed il mare. Come’è o come non è per le tue vacanze al mare porta con te: una protezione solare e un libro da leggere sotto l’ombrellone ( ti consiglio “Tu più di chiunque altro” la raccolta di racconti di Miranda July). Procurati: un vestito leggero con le spalline sottili, il Summer Mix dei The Internet, amici con cui aspettare l’alba con le gambe incrociate come gli indiani, conchiglie da rubare alle onde, qualcuno di affascinante a cui sorridere e una colonna sonora che comincia così ” I can be your fantasy, while you’re dancing alone tonight (yea), or you can be my majesty, got me running for you” . Una gonna lunga, il tempismo perfetto per fotografare il tramonto sul mare.
Mare per femminucce che si occhieggiano
“Sono sei giorni che vi state guardando.
Tu che fingevi di leggere Carrère e pensavi ad un altro tipo di Limonov – con lei (sei sempre a pagina 81, la potresti recitare a memoria). Lei colla Settimana Enigmistica sulle gambe e la schiena curva, ti ha chiesto le definizioni più assurde del Bartezzaghi. Ti sganci dagli amici che si chiederanno dove sei finita, lei molla le sue girlz alla Sex and the City. Fate chilometri di passeggiate in riva al mare, tu calpesti un castello di sabbia di un bimbo troppo concentrata a fissare i suoi occhi mentre ti dice domanipartostaserafuochid’artificio?
Quindi la sera, tesa come un mi cantino, ti raccogli i capelli; lei ti aspetta mentre sorseggia una birra. Guardate i fuochi, lei dietro di te ti mette le cuffiette in testa e fa partire “Can’t Do Without You” di Caribou.
E’ subito il tempo delle mele.
Anzi: dei limoni. Finalmente.”
Valentina Ziliani.
Città per maschietti
“Questa volta mi diverto”.
Ve lo siete ripetuto tutto l’anno, favoleggiando di ferie avventurose in paesi esotici.
E invece siete arrivati con 650 euro sul conto corrente e l’affitto del mese da pagare.
Quindi: prendete la bici e fatevi una cinquantina di chilometri al giorno fino all’apoteosi ferragostiana: zero auto in centro. Andate alla scoperta dei gusti più buoni dei gelatai della città fingendo la stessa prosopopea dei sommelier.
Fate un pic-nic a base di frittata di cipolle e té alla menta con i vostri amici – superstiti pure loro, benedetti eroi! Portatevi della musica e iniziate a ballare sui Jungle, e sul loro meraviglioso album di debutto. Su “Time” c’è chi accenna un timido passo di break-dance. Entrate in un luogo abbandonato al calar del sole.
Poi tutti a casa vostra, suonate fino alle 2 di notte tanto i vicini non ci sono.
Infine chiudete gli occhi con un sorrisone di quelli che facevate solo da bimbi dopo aver giocato tutto il giorno.
Città per femminucce
Potevi partire, ma poi dai, alla fine è meglio così. Zero valigie, zero stress, zero mal di orecchie sull’aereo o ascelle pezzate in treno. Se resti in città vai al museo, è una di quelle cose che ti riprometti costantemente di fare e adesso hai il tempo libero per potertelo permettere. Nei musei d’estate c’è sempre una quiete da oasi nel deserto e l’aria condizionata a palla, per le grandi mostre le file si dissolvono e potrai goderti la tua parentesi intellettuale senza sgomitare con i giapponesi. Cose che ti servono: un libro di pavese, una ciocca di capelli sciolti da arrotolarti tra le dita, un giro per le vecchie tabaccherie a cercare cartoline brutte e dimenticate, le lentiggini, non rispondere ai messaggi dei tuoi amici in vacanza al mare o in montagna, una gatorade azzurra. cose che non ti servono: gonfiare un coccodrillo gonfiabile di due metri con la bocca perchè ti sei dimenticato la pompetta in garage. Rilassati, c’è FKA Twigs.