Diciottesimo d’agosto, lunedì.
Sei a casa con la valigia ai piedi del letto, aperta e inevitabilmente in disordine. Sai che devi disfarla ma prendi tempo riguardando le ultime foto che hai scattato dal lettino, dal bordo piscina, dallo scoglio di una caletta sconosciuta ai più. Non hai nostalgia: oggi ti viene a noia tutto. I sassi, la sabbia, il sale e pure quell’abbronzatura che t’eri fatto solo nel ’96.
Non vuoi tornare al mare, neppure al lavoro. L’unica cosa che ti va è dilatare ad libitum i tempi vacanzieri del tuo cervello.
Allora, clicca qui: puoi scalare la vetta più alta della Terra lasciando i gomiti appoggiati alla tua scrivania.
Hai sotto agli occhi 8,848 metri d’altezza, il vento sulla faccia e distese bianche da attraversare. Senza impalcature, sistemi di salvataggio e la fottuta paura di cadere.
Un viaggione interattivo messo su dall’associazione Sherpa Fund per ricordare i 16 alpinisti uccisi 4 mesi fa da una valanga dell’Everest.
Se clicchi su Start the climb, l’audio riproduce le raffiche di vento e le registrazioni radio di quel tragico 18 aprile.
Penserai che siamo macabri se proviamo a risollevarti così dalla noia di fine agosto.
Ma tu puoi sempre togliere l’audio e provare a sentire il brivido dell’alta quota.