Foto di Barbara Menietti
La notizia di un nuovo disco per i Drink To Me, Bright White Light, ha colto un po’ tutti di sorpresa, come a sorpresa è l’annuncio del concerto che faranno ad Ivrea, in Piazza del Rondolino questo venerdì, dove suoneranno i pezzi dell’album un mese prima dell’uscita. Gli abbiamo chiesto di dirci quali sono stati i dischi che hanno ascoltato durante la realizzazione del nuovo lavoro o che comunque li hanno ispirati in qualche modo.
[quote style=”2″]Scegliamo questi quattro dischi come compromesso tra ciò che ascoltavamo durante la lavorazione e ciò da cui abbiamo rubato delle idee. Insomma, scegliere quattro dischi (o due, o dieci) con cui raccontare il proprio non ci riesce proprio facile, quindi andiamo un po’ a caso:[/quote]
Lcd Soundsystem – This is happening
Qui e in generale nei lavori del signor Murphy c’è un approccio al suono che ci è entrata sottopelle senza che ce ne rendessimo conto. La disco, il kraut e il pop alla Talking Heads che si stringono la mano (meno interessante la parte rock), la produzione scarna eppure efficace.
Jessy Lanza – Pull my hair back
L’abbiamo ascoltata, a sprazzi, diverse volte durante i lavori. Sempre in momenti notturni o “ricreativi”, come un pasto o una bevuta. Rendeva tutto molto piacevole. Anche qui pochi elementi, eleganza, arpeggiatori e synth dal gusto lontanamente anni Novanta… Una bianca che fa soul/R’nB come una bianca dovrebbe fare.
Boards of Canada – Geogaddi
Praticamente in ogni canzone del disco ci sono synth con un LFO che ne modula il pitch dando quell’effetto “scordato”. Sia Pierre che io (Marco) abbiamo imparato a farlo da questo disco dei BoC. Più che altro è diventata una deformazione, non riusciamo a farne a meno. Fermateci, vi prego.
Not Waving – Umwelt
Alessio Nataliza ha prodotto il nostro disco, ovvio inserire anche un suo lavoro. Questo poi piace a tutti e quattro i Drink to me, nessuno escluso.