Pic by Fabrizio Raschetti
Avevamo cominciato con questa roba di Italiani da combattimento per caso, avevamo un po’ di materiale di artisti nostrani in uscita nello stesso periodo e abbiamo deciso di riunire tutti nello stesso articolo/panoramica. Visto che la scorsa volta la cosa ha funzionato e che, per una strana convergenza astrale, mi ritrovo altri quattro lavori nuovi per le mani abbiamo deciso di replicare. Questo non sarà un appuntamento fisso, magari lo diventerà col tempo ma per ora è solo uno splendido frutto del caso.
Ad aprire le danze ci pensa Mess Morize, nuovo progetto di Maurizio Bilancioni già conosciuto dai più avvezzi alla fruizione di sonorità dub scure e potenti con il nome di Knuf, con il suo nuovo ep dal titolo YIFE (fuori su Elastica). Del nuovo singolo vi avevamo già parlato su queste pagine, Opening the Door in esclusiva per noi di Dlso aveva già chiarito quale fosse l’indirizzo sonoro del produttore romano: un concentrato di dub-techno scura ed immersiva, un luogo buio ma al tempo stesso sicuro in cui perdersi e lasciarsi trasportare. Suoni taglienti, atmosfere fredde ed immateriali, ricerca sonora con influenze dance, un esordio prezioso e da tenere presente per il futuro.
Voodoo Tapes esce su Aquietbump, etichetta irpino/tedesca dedita alla promozione del sound digital dub dentro e fuori dai confini nazionali ed europei. Questo Colonial Blend Extra Bold è un’unione perfetta di riverberi, delay e ritmi in levare, suoni digitali si ma anche componenti organiche e campionamenti raffinati. Tutto nel suono proposto da Voodoo Tapes è studiato alla perfezione, nulla viene lasciato al caso o prodotto con superficialità; questo nuovo ep del progetto campano (nuova creatura di Gianni Roma già Black Era) nasce dopo lungo ragionamento sullo sviluppo e la crescita dell’intero genere e le sue varianti. Vi risulterà impossibile rimanere immobili al suono dei bassi e delle drum di questo sciamano del dub, tra brani strumentali e cantati sarete travolti dal sound rituale di Voodoo Tapes dove tradizione caraibica e rielaborazione futuristica di quelle sonorità convivono e diventano una sola cosa soltanto.
A spezzare il dominio dub dei primi due artisti ci pensa Le Nonsense, produttore di stanza a Milano, ma con origini peruviane, che ha cominciato a farsi conoscere come eccellente realizzatore di tracce dal sapore disco/funk evolvendo poi verso sonorità tanto house in alcuni casi quanto vicine al beatmaking di matrice hip hop dall’altro. Proprio quest’ultima strada viene intrapresa dal nostro in questo Departure ep, produzione strappalacrime con beat solidi e sognanti, pieni di magia ed un tocco di nostalgia come quella di chi ha già una vita intera da raccontare sulle spalle. Tre tracce ed una bonus track in cui il piano la fa da padrone, fondendosi gentilmente con i campionamenti vocali per creare un immaginario delicatissimo ed estremamente intenso.
Lo spazio di chiusura è riservato a Diarmo e Banku, due produttori residenti a Londra ma per una parte italiani. Banku, infatti, al secolo Claudio Crispo, è visual artist nonché produttore napoletano. Il loro lavoro è uno split ep fuori su vinile per la label londinese Basilar Records, composto da otto tracce (quattro a testa) in cui si scontrano due mondi, quello più introspettivo, notturno ed intimo di Banku vs. l’amore per i ritmi spezzati e le drum interrotte di Diarmo. I due pur partendo da basi differenti non disdegnano di trovare punti di contatto come accade nelle conclusive Hold On / Bracken andando a ricreare un immaginario musicale che ricalca il mood notturno della metropoli Uk. Tra club, bass e house music, senza dimenticare l’aspetto della ricerca e della rappresentazione del dato personale/emozionale.