Due anni fa i tedeschi Aloa Input si sono fatti notare con un primo album, “Anysome”, uscito per Morr Music, che era una fusione coloratissima di folk, progressive ed elettronica à la Animal Collective.
“MARS ETC.” intitola il loro ritorno ed ha quello slancio su navicella che li porta per pianeti nuovi, tra vegetazioni filiformi e creaturine amorfe. L’elettronica la fa ancora da padrona ma incontra la psichedelia che è conditio sine qua non del viaggio. Gira tutt’intorno, rimbomba nell’eco degli spazi vuoti, li riempie di distorsioni, stordimenti e gong, di rimandi ai 70, ai Flaming Lips, Sondre Lerche a Beck, a Brian Wilson.
Marte eccetera. L’esotico ha code d’indefinito di pianoforti fantasy, visionarietà elettriche e allucinazioni sfocate dal prog.
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