Tai Pera è la classica persona che se avessi come amica, riempirei di pizzicotti sulla faccia da mattino a sera. Incredibilmente spontanea e naif, viene da Taiwan, vive in Italia da ormai otto anni e l’ho scoperta alla mostra TICTIG qualche mese fa. Cosa ci faceva? Aveva il suo personale campo di frutta e verdura.
Come sei stata scelta per la mostra TICTIG?
Ho partecipato a un progetto bellissimo di Vita magazine, per i suoi 20 anni. Sono stati scelti 12 illustratori per realizzare 12 disegni, ne è uscito una al mese per tutto il 2014 e c’ero anch’io. Credo mi abbiano scelta da lì per la mostra TICTIG. Una grande esperienza!
Quando illustri, meglio Yann Tiersen o Lee Foss?
Per rispondere a questa domanda ho fatto una ricerca, ti dico tutti e due: dipende dalla giornata! Ascolto tutti i tipi di musica tranne l’heavy metal.
Sto imparando anche a suonare l’armonica.
Il complimento più bello che tu abbia ricevuto.
Quando mi dicono “è molto Tai!”.
Come funziona il mondo dell’illustrazione in Taiwan e perché hai deciso di venire proprio a Milano?
Sono venuta a Milano per fare il MiMaster, prima di Milano sono stata a Torino (per fare lo IED) e a Firenze (per imparare l’italiano). L’illustrazione in Taiwan sta andando sempre meglio, non come in Europa o in Giappone, ma sta crescendo. Solo che, come avviene per la moda, non accettiamo ancora così liberamente le espressioni artistiche.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
C’è un po’ di Picasso nei tuoi ritratti col pennarello.
È la prima volta che sento dirmelo, felicità!
Che tecnica usi per ottenere quell’effetto consumato?
Realizzo tutto con matita, scanner e Photoshop.
Da quante aree di interesse è costituito il tuo cervello?
Il mio cervello è costituito da MANGIUCCHIARE/RIDERE/DISEGNARE e OZIARE, come la mia vita! (Oziare è un verbo nuovo per me, perché non hanno ancora inventato pigriziare?)
Ma tu sei una pera davvero?
Certamente! Non si vede? :P
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?