Il “Melograno” ha da sempre affascinato l’immaginazione dei popoli antichi, un frutto prezioso che nasce e cresce in zone semi desertiche, simbolo di onestà intellettuale e accuratezza, gli stessi elementi che contraddistinguono anche il nuovo album di CLAVER GOLD.
Ce lo siamo fatti raccontare traccia dopo traccia.
Intro
Si scende nell’abisso, si entra nel lungo viaggio chiamato Melograno sprofondando in sonorità calde e accoglienti che fanno da prefazione al resto dell’album. L’ intro è stata una delle prime tracce che sono state create, ormai è parecchio che lo ascolto, ma ogni volta che parte quel “basso” sembra sempre la prima volta, mi emoziona.
Anima Nera
“Anima Nera” è il primo video estratto, uno dei brani più complessi del disco, un pezzo che vuole raccontare la paura di rimanere soli. L’anima nera è la coscienza sporca, il male e gli errori che commettiamo ogni giorno, quelli che anche non volendo siamo costretto a portarci dietro!
“Quanto T’amo” Feat. Angie
L’impulso irrefrenabile di essere attratti da ciò che fa male, da ciò che disprezzi ma desideri, da un amore che ti distrugge e allo stesso tempo ti fortifica. Un soliloquio di dolore trattenuto da tempo.
“Quanto t’odio già lo sai, quanto t’amo… Stai a vedere.”
Carmela feat. ElDoMino
“Sudore, sangue e polvere, l’odio in cui ti rintani
gli occhi di Anna Magnani, gli occhi di Modigliani”
Carmela è sospesa tra onirico e reale, tra verità e fantasia.
Il testo raccoglie pensieri su questa ragazza ipotetica (che poi solo il nome è ipotetico, la ragazza esiste davvero) – sul dolore di essere divisi e sulla difficoltà di rapportarsi con la gente… Su come si vive la sessualità e l’amore all’età di 30 anni.
Il tentativo di sentirsi “invisibili” in mezzo alle persone.
Lady Snowblood
Ispirata all’omonimo film del 1973 di Toshiya Fujita da cui ha preso spunto anche Tarantino per la scena finale di Kill Bill Vol. 1, Lady Snowblood è un racconto di sangue ed amore, di odori orientali che accompagnano l’intera durata del pezzo, dividendosi tra la tentazione di possedere ancora questa donna e la paura di rincontrarla di nuovo.
Curiosità:
Nell’outro del disco “Master of Kintusgi” dei Kintsugi OTM c’è una piccolissima citazione di questo brano
”Calma zen come Kyodo”
“Lady snow blood and cry
il mio onore samurai
il tuo odore viene dai
lavatoi di Sendai
scappi poi te ne vai
tu che non torni mai
tu sei un crisantemo sulla neve e sangue sui ghiacciai”.
Rain Man
Ho scritto questa traccia la mattina seguente aver guardato di nuovo il capolavoro con Dustin Hoffman, Rain Man appunto, l’uomo della pioggia.
La traccia riassume vari spaccati quotidiani sulla diversità, sul sentirsi dissimili dalle altre persone, per chi vive in un mondo “tutto suo”.
La pioggia viene trattata come una signora, ed io amo la pioggia!
“Scivola sui tetti ad Agosto
ed io la guardo dal balcone, dietro un vetro, nascosto,
poi le ho detto se vuoi amarmi prima ti dico il costo,
lei non mi ha riposto, lei non mi ha risposto…”
Melograno
Il concept dell’album è basato sulla fecondità femminile, sulla fertilità (rappresentata dai semi del frutto), sull’onestà e la correttezza intellettuale.
“Il tempo che è servito per mandarmi più lontano
dove arriva il freddo e congela la mia mano,
svela l’arcano, blocca il mio piano…
In mille dei miei semi nel tuo corpo in un rapporto Melograno”
La traccia racconta di una donna che in ogni momento della giornata, ha sempre in mente un “Lui”, un “Lui” che non ricambia l’amore ed i pensieri della ragazza, fino a quando…
Crepa RMX
Partiamo dal presupposto che non amo i RMX, ma quando sono entrato nello studio dei Kintsugi e mi hanno detto: “Ascolta, abbiamo fatto una bozza per il remix di Crepa” – Sono rimasto veramente di “stucco” ed ora la preferisco anche all’originale.
Kintsugi è letteralmente “riparare con l’oro”, è una pratica giapponese che consiste nell’utilizzo di oro o argento liquido per la riparazione di oggetti in ceramica.
Riparare la crepa che si è creata in un rapporto
Così nasce il pezzo ed il concetto di interpretare la parola in due maniere differenti:
1. Spaccarsi, fendersi alla superficie o in tutto lo spessore: l’intonaco, il muro, il pavimento è crepato in più punti.
2. Morire, detto degli animali: gli è crepato l’asino; crepi! o crepi il lupo!, risposta alla formula augurale «in bocca al lupo».
Nazario
Nonostante quello che si dica sul calcio, sul brutto ambiente che ci gira intorno e sull’immensità di soldi che ricoprono questo mondo, è uno sport che mi ha sempre affascinato.
Da piccolo sognavo di diventare come lui, “Nazario” il protagonista di questo storytelling, esempio di quanto bisogna sudare per inseguire il proprio sogno, nonostante le difficoltà e le sfortune.
“Per il quartiere era Nazario
giovane talento straordinario,
cresciuto con lo stretto necessario.
Le scarpe rotte in strada erano il solo suo diario
e quella palla dura in cuoio grano d’unico rosario”.
Quante volte
“Quante volte Dio m’ha salvato,
altrettante non m’ha ascoltato…
Tu mi dici che non esiste, allora io triste penso: Chi è stato?”
Quante volte è il ripetersi di situazioni che accadono giornalmente, viste sotto metafora, dagli occhi del mio vissuto.
La seconda strofa di questo pezzo è contenuta nel Cypher Glory Hole… Date un ascolto!
Raccoglievo le more
“…Poi sono risceso in basso sotto un’altra forma come
acqua che diventa neve e cade in volto alle persone”
Raccoglievo le more è la mia “ninna nanna”, il mio “lento”, i miei versi di passione dedicati alla vita.
Probabilmente una delle tracce a cui tengo di più del disco, a cui si è lavorato con attenzione per riuscire a spingersi oltre i canoni classici dal rap, sia come scrittura che musicalmente.
Un caso feat. Mole
Così infatti, quasi per caso nasce questa collaborazione con Mole.
Ricordo che quando ero più giovane mi ascoltavo a pressione la sua roba con gli Atlantide 4et, i suoi lavori in solitaria, per seguirlo fino ad oggi… Moletti sono tuo fan!!!!
Il pezzo tratta delle coincidenze della vita, di incontri fatti per caso che ti cambiano l’esistenza, che sia in bene o in male…
Non ero io
“La vedo al bancone mentre gusta gin
ricoperta d’oro come Gustav Klimt
parla con l’amica poi si aggiusta i jeans
nella pioggia viola come Nelson Prince”
Non ero io è un “flusso di coscienza” sui 62 Bpm, un extrabeat dove sembra scontato volersi sfogare, buttare tutto fuori per poi fermarsi e dire: Ma ero io quello che parlava? No, non ero io!
Sogni feat. Anansi
Tratto dalla pagina di Anansi:
”Un pomeriggio di un anno e mezzo fa la ragazza con cui mi vedevo in quel periodo mi fa: “Sai, tendenzialmente non vado matta per l’hip-hop, però mi piace un sacco CLAVER GOLD. E, per quanto siate diversi, credo che abbiate qualcosa in comune.”
Il giorno dopo – non sto scherzando – Claver Gold mi scrive in privato su questa pagina e dopo qualche tempo è nato un pezzo insieme chiamato “Sogni”, che andrà a finire sul suo nuovo album “Melograno” in uscita il 26 novembre.
Beh, la tipa non l’ho più rivista. Claver, ne sai qualcosa?”.
Backstage
Un disco rap che non parlasse minimamente di rap era impossibile, ogni tanto ci ricasco anche io!
In questa traccia viene smontato il culto del backstage e si racconta cos’è cambiato per me nell’ambiente Hip Hop negli ultimi anni.
“…dimmi quali criminali tu conosci per sentirti un re
io c’ho familiari che non sono stati mai con me
amici bisestili per fortuna ne hanno fatti tre.
Inferno & Paradiso
Questa traccia è il mio inno generazionale, dedicata a quelli come me, che sono morti dentro più di una volta e nonostante tutto sono ancora qui.
“Siamo morti senz’avviso
con le lacrime sul viso
senza rimorsi, senza paura di incontrare chi ci ha ucciso.
Siamo morti senz’avviso
e chissà chi l’ha deciso,
farlo alla svelta darci una scelta
tra l’inferno e il paradiso”.
Outro
L’ Outro è tratto da un’intervista a Italo Calvino, dove lo scrittore racconta una breve storia sul sentirsi invisibili in mezzo alle persone, sul riuscire a passare inosservati in mezzo alla folla.
Uno scrittore invisibile in una città invisibile.