L’evoluzione è contaminazione, collaborazione.
Una cosa ormai chiara a tutti è come i suoni ed i ritmi delle innumerevoli tradizioni locali del continente africano –non usiamo quella parolaccia un po’ xenofoba che è world music– siano ormai entrati a pieno diritto nella cultura Pop, grazie ad artisti che con le migliori intenzioni li hanno fatti propri e dall’altra parte ad “appropriazioni” che sempre ci sono state e sempre ci saranno ogni qual volta venga fiutato un nuovo trend.
Un’attualizzazione su scala globale da parte di mercato e critica che non deve trarre in inganno o impigrire chi ascolta, portandolo all’errore di considerare questo humus musicale statico o comunque esauritosi nella sua portata innovativa. L’esempio lampante è dato dal GQOM –genere di cui abbiamo parlato una prima volta nel giugno 2015, quando aveva iniziato a fare capolino nei set di artisti come Kode9, che fanno della ricerca il proprio punto di forza– esploso prepotentemente a livello globale portando il suono di Durban alle orecchie di tutti. C’è un approfondimento sul genere, con tanto di consigli per gli ascolti, a questo link.
La storia che conferma l’assunto di partenza ha tre protagonisti. Il titolo del disco, “Konono N°1 meet Batida”, ne esplica quasi del tutto i nomi.
[youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=ENVjXrWNPeY” width=”620″ height=”300″]https://www.youtube.com/watch?v=ENVjXrWNPeY[/youtube]
I fatti in breve.
Per questo nuovo album, i Konono N°1 –leggendaria band congolese– hanno collaborato col producer angolano, ma con base a Lisbona, Batita aka Pedro Coquenão. Il terzo uomo di questa storia è Vincent Kenis, produttore di tutti i dischi della band. Ritrovatisi nello studio di Coquenão a Lisbona hanno trasformato in musica il ritmo della città, mescolando i rispettivi suoni per provare a creare qualcosa di unico.
Una curiosità o, se volete, un segno del destino.
I Konono N°1 hanno base a Kinshasa, nella Repubblica Dominicana del Congo, ma nascono come progetto negli anni ’60 nella regione del Bakongo, zona a confine tra Congo e Angola che, come detto, è il luogo d’origine di Batida. Le similitudini quindi tra alcune tipologie di suono della band e quelle da cui prende spunto Batida per le sue produzioni sono evidenti, ma il risultato finale non è così scontato.
Un passo indietro, anzi, a lato.
Nei Konono N°1 i tratti tipici della musica africana, con i suoi strumenti, i canti tribali e le tessiture poliritmiche, si lasciano contaminare in un suggestivo incontro tra passato e futuro, tradizione e innovazione. Il suono dei likembé elettici –tastierine digitali a lamina, parenti della kalimba– le percussioni ossessive e gli strumenti costruiti ad hoc –dopo ricerche nelle discariche alla ricerca di valvole, lamiere, pezzi di motori, magneti e tutto ciò che potesse essere riconvertito in musica– già in passato si sono uniti ad altri generi.
Un esempio interessante è la collaborazione del 2010 col rapper Baloji, una più famosa dello stesso anno è quella con Herbie Hanckok, una precedente risale al 2007 e riguarda Bjork ed il suo disco “Volta”.
[youtube url=”https://youtu.be/SfunS_xZK0M” width=”620″ height=”300″]https://youtu.be/SfunS_xZK0M[/youtube]
La collaborazione con Batida, uno che con i suoi due album ha ricevuto l’ingombrante etichetta di chi potrebbe “definire il nuovo suono della musica elettronica africana” (cit. Songlines ndr) e che Damon Albarn ha voluto nel progetto Africa Express, è un passo necessario, ma non scontato, che porta il suono poliritmico e indiavolato del bazombo misto a melodie create con il likembé a stretto contatto con sonorità elettroniche, seppur derivative.
Quindi, come suona Konono N°1 meets Batida?
Come una sorta di anello di congiunzione della diaspora musicale africana –incorporato nelle dinamiche di internet in cui non esistono reali confini, dove il Kuduro angolese e quello portoghese possono riunirsi– come suonerebbe la regione del Bakongo se fosse un disco. Per dirla con il titolo di uno dei brani che lo compongono, Um Nzonzing, dove Nzonzing sta per “a musical activity that is performed outside the regular framework”. Appunto.
Konono N°1 meets Batida uscirà il 29 aprile per Crammed Discs.