Non lo so che abbiamo combinato. Non lo so che hanno combinato.
Questo disco raccontato è venuto fuori da una conversazione in Skype alle due di notte tra Gianluca e Giuseppe (Policrom) e Marco (Cosmo).
L’abbiamo lasciata così com’era, nella nuda verità di una conversazione borderline alle due di notte tra musicisti.
Policrom: Letizia è praticamente il pezzo che è cambiato di più rispetto alle demo.
Era molto diversa, molto più morbida.
La parte eurodance era nell’aria (siamo andati a ripescare questa nelle conversazioni) però dai questa l’hai svoltata tu.
“Non so se sono qui” è una specie di preghiera, di rituale pop.
Cosmo: Sì, ho cercato di farla “rotolare” meglio possibile.
Quel campione della supermelodia è lo stesso che usavo dal vivo coi Drink to Me per fare “Henry Miller”, ma ovviamente suonato e modificato molto.
Ricordo che l’avevo fatta ancora più corta di così.
Ma me l’avete fatta allungare, maledetti!
Policrom: Sì, volevamo ballare di più!
Cosmo: Narciso.
Sono molto soddisfatto del pezzo, ho cercato di renderlo il più possibile intenso, lo meritava. Ho rifatto il bassone e sporcato i beat.
Cosa che ho fatto in quasi tutto il disco, in realtà.
Policrom: L’“amico mio” all’inizio del pezzo, prima era “Narciso mio”: è chiaramente una conversazione con se stessi. È l’unico pezzo nato chitarra e voce (non crediamo di avertela mai fatta sentire così).
E infatti probabilmente andava sporcato; quando registrammo le voci dicesti qualcosa tipo “Sì davvero raga troppo Maria Antonietta“.
Cosmo: Ah già, ho cambiato anche le melodie della voce in quei punti. Ora ricordo.
Policrom: Mare (Occhi Chiusi)
“eraaaaarrubs”
Il testo originale diceva “io sono tutto ciò che riesco a ricordare, Venezia brucia”. Divertenti quei 20 minuti in cui non sapevamo cosa far bruciare.
Cosmo: Mi piacciono in particolare i giochi di filtro su intro e ritornelli.
Mi è piaciuto filtrare e chiudere proprio dove doveva esplodere… le voci secondo me sono tra le migliori performance di Giuseppe. La fine del pezzo l’ho fatto frullando tutto in un effetto che si chiama “turnado”.
Policrom: Sì le voci sono tra le migliori del disco.
Policrom: La vita degli altri
Cosmo: Una delle mie preferite del disco. Forse la mia preferita.
Qui il lavoro su cui mi sono concentrato all’inizio era far quadrare l’intro in modo che quando fosse entrata la strofa avrebbe spaccato ancora di più.
Il mood in generale e le melodie vocali mi piacciono proprio.
Policrom: Nella prima parte abbiamo tolto la strofa per lasciare aria ai synth (vst synthplant) che ci piacevano parecchio.
Il testo è breve ma è forse il più efficace del disco. Ci piacciono un sacco anche i controcanti filtrati che hai aggiunto nell’ultimo ritornello. In generale l’idea del controcanto funziona bene in tutto il disco.
Cosmo: A parte il fatto che ogni tanto non si capisce di che cazzo parli devo dire che anche le parole mi arrivano bene!
Policrom: Però a sto giro non ci hanno chiesto spesso “cosa vuol dire…”… meglio così dai.
Cosmo: non ti fidare degli altri, sono io l’unico amico che avete.
(Invia l’emoticon di una banana che balla e si sbuccia)
Policrom: Guarda che le banane le facciamo uscire sull’articolo.
Cosmo: Meglio.
Policrom: ahahahah buongustaio.
Policrom: dai dai parliamo di M1.
Intanto si chiama così perché abbiamo usato un suono di banjo preso dal Korg M1, la workstation preferita da Facchinetti senior.
Cosmo: parli di quel suono che poi ho eliminato del tutto?
Policrom: no bastardo quello che hai campionato per il tuo nuovo disco.
Cosmo: ahahahahaha comunque anche questo pezzo l’ho virato sulla cassa dritta, ormai è un’ossessione per me il cazzo dritto, ops volevo dire la cassa dritta.
Policrom: Testo completamente cambiato in 30 minuti chiusi nel tuo studio.
Ci chiediamo ancora dove fossi finito… Però ha funzionato. Abbiamo trovato quel suono noise di Nord Lead che ha aperto in due il ritornello.
Cosmo: pitch bending e sei subito la versione techno dei my bloody valentine.
Policrom: esatto! Se ricordi, è il primo pezzo che ti abbiamo mandato e per te doveva essere il singolo. Poi è diventato il pezzo “per la critica”. Ma quant’era brutto il testo all’inizio, non ci si crede.
Cosmo: la realtà è che era quello messo meglio già all’inizio. Poi ok, l’ho abbastanza stravolto mettendoci quel viaggione in mezzo. Però comunque ne sono poi spuntati fuori di più forti. Sì, il testo era un po’ pretenzioso forse, come in altri punti del disco hai rischiato di essere. Ma l’importante è essersi salvati. Siete stati bravi, autocritici e capaci di mettervi in discussione.
Ora fatemi un bonifico dopo questa sviolinata.
Policrom: grazie papà. Bonifico già fatto tempo fa maledetto.
(segue un breve scambio di insulti)
Policrom: lilja brik
Cosmo: E CHI MINCHIA E?
Policrom: ma come chi è?!
Cosmo: MA LA FINITE CON STI TITOLI?
Policrom: era la tipa di Majakovskij. Non sai quanto si scopa co sta roba.
Cosmo: che cazzo me ne fotte a me di mangiakoschi?
Policrom: pensa che lui era così sfigato che era in fissa per questa che nel frattempo si bombava il suo editore… un po’ come te col tuo editore.
Cosmo: non ci casco.
Policrom: ahahahaha
Cosmo: comunque anche qui avete rischiato la paranoia intellettualista e io ho annegato carmelo pene in un lago di riverberi se ricordate bene.
Policrom: Sì, era il pezzo con cui aprivamo il vecchio live e volevamo usarlo come intro. Però sì, era un polpettone.
Cosmo: e usato delle gran sinusoidali dal nordlead. Volevo un suono sognante e l’ho ottenuto.
Ora posso andare a dormire?
Policrom: dai gianlu ha appena acceso una “sigaretta delle sue”, mancano pochi pezzi.
Cosmo: ma sì, era una battuta sul suono sognante.
Policrom: e poi dance like vuole che parta almeno qualche insulto.
Cosmo: madonna piantatela di fumare canne che mi sembrate ritardati.
Policrom: dai non ci giudicare che nel parchetto di Ivrea “ti sanno tutti quanti”.
Cosmo: parchetto? ma che mi hai preso per un adolescente?
Policrom: va bene va bene, non siamo noi quelli che hanno visto un dio nelle droghe più incredibili dai, Ricordo in reverse molto fedele all’originale. È uno dei pezzi che sta funzionando di più anche dal vivo. Il testo dà un’immagine abbastanza chiara… è un bel “ricordo”.
Prova a sentirlo dalle casse del pc, negli ultimi due ritornelli è praticamente un Policrom feat. Cosmo, la tua voce sulla mia… mmmmm
Cosmo: sì che lo è. Comunque questa, insieme a “La vita degli altri”, sono le migliori per me. La batteria spinta in faccia, come la voce. Pochi elementi ma efficaci, anche nei synth. Ora che mi dici che funziona dal vivo sono ancora più convinto. E voi vi siete abituati alla voce senza riverberi, asciutta?
Ricordo che non volevate e io ho insistito.
Policrom: sì, non eravamo convinti e anche il cantato così basso sembrava strano all’inizio. È il primo pezzo che ha una voce così e la scelta è stata evidentemente azzeccata.
Policrom: 1886
Cosmo: in questa, la parte in cui elenchi la figa d’annata è la parte migliore. Sul ritornello ho lavorato molto ricordo.
Policrom: quando abbiamo registrato “ooogni pensieroo” hai fermato tutto e hai chiamato Anto: “oh ma questo è Ramazzotti!” Sì, il ritornello è stato gonfiato molto. Menzione d’onore per la cassa.
Cosmo: non ti chiedo nulla sul testo perché non vorrei iniziassi a scrivere un trattato di semiologia anale.
Policrom: ahahahahaha, è una love song. Quando voglio rimorchiare una ragazza le faccio credere che sia stata scritta per lei. Con una ha funzionato, giuro.
Cosmo: ammazza oh, becchi solo tipe problematiche però.
Policrom: faccina triste
Cosmo: dai, chiudiamo con Dreamteen e andiamo a dormire. Qui mi son proprio divertito. C’è un campione di George Michael vero?
Policrom: anche noi. Sì. “father figure”
Cosmo: poi ci ho messo quell’arpeggio di nordlead che mi fa godere.
Policrom: abbiamo opinioni discordanti su sto pezzo. Per me è molto sottovalutato, cioè mi piace proprio e spesso passa inosservato. Per Gian non è tra le migliori del disco e pure dal vivo non spacca come dovrebbe. Io sono in disaccordo anche su questo.
Cosmo: È normale dai, strumentali… la ggente vuole i canzuni. Anche io live (per ora ne ho fatti solo due) dilato le parti strumentali per minuti e mi rendo conto che la gente si gasa di più a cantare che a ballare. Ma sai che ti dico? UN ENORME STICAZZI. Le dilato ancora di più se mi diverto io.
Policrom: noi abbiamo cercato di dilatare il meno possibile dal vivo e sì, la gente vuole cantare ed è bello così. Ma se fai gli strumentali cosa cantano? “po-po-poooo”? Il riff di Letizia lo cantano proprio così!
Cosmo: ahaha immaginavo.
Policrom: tipo ultras.
Policrom: va bene cosmo dai, torna alla tua vitaccia.
Cosmo: siamo a posto?
Policrom: yes, ci sentiamo presto.
Cosmo: state bene!
Policrom: buonanotte <3
Cosmo: notte.