Del pugliese Harptical DLSO vi ha parlato in tempi non sospetti come una delle migliori promesse dell’elettronica nostrana. Oggi Gianmarco Nitti si è trasferito in Scozia e da lì il 29 settembre pubblica su Arroyo il suo nuovo EP, Gata. Un’opera intimista e profonda, che vi proponiamo in anteprima, accompagnato da un track by track dello stesso Harptical.
«Gata è un contenitore di colori e atmosfere contrastanti. Cinque episodi, apparentemente legati a mondi lontani l’uno dall’altro, ma tutti caratterizzati da una forte tensione tra tonalità scure e sfumature eteree. L’elemento vocale ha un ruolo predominante e rappresenta il nesso che collega i cinque mondi di Gata.
Gata ha un andamento a parabola: l’incedere iniziale è lento e maestoso, per poi diventare più veloce e ritmato. I bpm aumentano con “Lila”, raggiungendo l’apice per poi cadere vertiginosamente con la conclusiva “Ljusblå”.»
Svart
È il brano introduttivo di Gata. Il più oscuro e ipnotico. Voci riverberate e distanti si fondono con una sezione opprimente di bassi monocorde. La struttura ritmica principale presenta toni epici che creano un’atmosfera mistica e imponente. È sicuramente la traccia più introspettiva di Gata.
Röd
Röd prende in prestito la struttura vocale di Svart, rimodellandola ed inserendola in un contesto più dinamico, formato da ritmiche sincopate, bassi profondi e synth che dilatano gli spazi sonori. Una lunghissima pausa anticipa l’esplosione finale: tutti gli elementi della traccia generano una sovrapposizione di colori ed atmosfere. La dinamicità di Rod funge da apripista alla successiva Lila.
Lila
Delle cinque tracce di Gata, Lila è la più orientata all’aspetto dancefloor, elemento che caratterizza una parte delle performance live di Harptical. I sample vocali e i synth arpeggiati vanno di pari passo con un’intelaiatura di percussioni, cassa in quattro quarti e clap ripetuti. Nonostante la struttura semplice e l’attitudine dancefloor, Lila conserva l’atmosfera sospesa che caratterizza tutto Gata.
Vit
Ha un incedere ritmato ed elegante: voci eteree e lontane hanno ancora una volta un ruolo predominante. La struttura ritmica è sorretta da melodie di basso arpeggiate e da numerosi effetti sonori. Vit rappresenta un momento di pausa dopo la velocità di Lila, e riporta l’ascoltatore in un territorio sospeso che ricorda i toni con cui si apre Gata.
Ljusblå
Chiude il cerchio e riprende il discorso di Gata dall’inizio. È considerabile come la gemella più luminosa e sfuggente di Svart. Anche in Ljusblå l’incedere ritmico è inesorabile e imponente, ma al contrario di Svart, ciò che emerge è la luce accecante che tenta di farsi largo in una coltre di oscurità.