–di Enrico Enver Veronese
Okay, rispondo io all’appello fatto da Franci Farabegoli su Bastronzate. Perché c’ero, nei Novanta, le foto del mio compleanno in disco nel ’93 o in tavolata nel ’95 le posso scansire, voi no. Ero già lettore di Rockstar con Tondelli e poi del Mucchio, non ho bisogno di rivangare troppo, salvo quei brani maturati dopo il finire dell’ultima decade malefica dello stolto secolo, che ci sono perché ci devono essere. Senza pensarci, con esclusioni dolorose—e Dolores nel senso di O’Riordan, e Alanis nel senso di Than Queue Indie Ah- as usual, quattro italiani e sei stranieri, perché è così che va, que sera sera e così sarà. Kekko, vaffanculo (è di moda).
BLUR Universal – La prima canzone cui penso quando penso agli anni ’90 . Per quel vestito bianco nel video e l’eyeliner, per “tomorrow’s your lucky day, well, here’s your lucky day”.
REM Drive – La più bella canzone dei 90s. Il noleggio cd a 3mila lire, compilation dance e l’attesa di Automatic for the people (l’album dei 90s). Una settimana dopo morì mio nonno.
GRANDADDY AM180 – Onestà intellettuale vuole che io l’abbia immagazzinata nelle mie cellule solo oltrepassata la boa del 2000. Ma è la spia di ciò che avrei ascoltato per tutti gli anni a venire.
NIRVANA About a girl – La band degli anni Novanta. Qui in versione unplugged, strappabudella, per ogni momento di depressione elettorale o da donne, e giuro che nel 1994 erano davvero molti.
ARAB STRAP The first big weekend – Al Vox nel 1999 iniziarono a suonare alle 20.30, mezz’ora di brividi a fior di pelle d’oca come raccontare di essersi persi a San Giovanni in Persiceto la notte.
PORTISHEAD Over – E’ Suoni e Ultrasuoni, è Alessio Bertallot e la prima edizione di B-side, è lo sviluppo di quel 1996 che cambiò tutto, la sera alla radio, cassette su cassette, la scoperta, il mood.
MASSIMO VOLUME Ronald Thomas e io – Alcool, quello era il suo problema. La punta di un diamante più tagliente della voce di Mimì, che parla e non canta, è una libidine, è una rivoluzione.
FRANKIE HI NRG Fight da faida – Vent’anni esatti da Falcone, dall’exploit grillino degli 883, dal Dream Team, dalle posse che dicevano le cose chiare. Vince il ballottaggio col sè del ’97.
CSI Linea gotica – Prodismo incipiente, radici emiliane, pathos resistenziale, lucidità equina, spartiacque, noi e loro, siamo ciò che eravamo, noi non ci saremo, ma nemmeno Sanremo.
CASINO ROYALE Homeboy – Tecnicamente un album dell’1.9.9.6, nei fatti in anticipo di dieci anni rimasti illesi, un epitaffio per chi era già reduce prima di combattere la propria battaglia.
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