Uniiqu3 è unica. Questa non è una tautologia paolobittiana, bensì la pura e semplice verità e lo si capisce facendo una rapida ricerca in rete. 25 anni, due Boiler Room alle spalle e una città di origine con una storia tutta particolare. Newark, NJ, è la patria del Jersey Club, il genere di Uniiqu3, ma la sua fama va oltre l’aspetto musicale; la città vanta il soprannome di “Brick City”, dove per brick si intende la panetta di crack. In questo posticino tranquillo tranquillo, Uniiqu3 ha iniziato a suonare dapprima negli house parties, i quali non sono altro che le feste nelle case degli adolescenti che vediamo nei film, per passare poi a suonare nei club quando l’età glielo ha permesso. Uniiqu3 è unica perché essere una DJ donna e far parte del più importante collettivo del genere, “Brick bandits crew”, non è così scontato in un mondo spesso maschilista come quello in cui ha deciso di affermarsi e dove sembra effettivamente riuscirci.
L’abbiamo intervistata qualche giorno prima dell’evento di Milano organizzato da Sabotage che la vede protagonista –in un karaoke cinese di via Paolo Sarpi (ndr)– e abbiamo avuto la conferma della sua unicità.
UniiQU3, benvenuta a Milano! Hai avuto modo di vedere la città?
Ecco, sono appena arrivata a Milano e non sono riuscita ancora ad esplorarla tutta, ma sto progettando di compiere una vera e propria avventura domani. Milano è davvero bella e il cibo che ho mangiato è a dir poco fantastico!
Qualche settimana fa ho visto “Studio 54”, lo conosci? La storia del protagonista mi ricorda la tua. Tu vieni da Newark, NJ, che è vicinissima a New York, ma non esattamente New York. Questa cosa ha influenzato la tua musica o il JerseyClub inteso come genere?
Non ho visto il film, ma sarà sicuramente aggiunto alla mia watch list. Newark è una città capace d’ispirare. Ho iniziato ad andare a New York a ballare non prima dei miei 18 anni, ma ciò mi ha senza dubbio aperto gli occhi su nuove sonorità, scene ed esperienze. Sono sempre stata diversa a scuola, perciò New York mi ha fatto capire che essere è unica è figo. Non ero sola.
Hai suonato per ben due volte per Boiler Room e ciò ti ha reso più famosa. Cosa ci puoi dire riguardo a questa esperienza?
Oddio, la prima Boiler Room è stata girata a Newark in un magazzino di alcuni miei amici chiamato LifeLab. Il magazzino non esiste più, quindi sono molto contenta di aver fatto la storia lì con Boiler Room. È stato un giorno speciale per il Jersey e il JerseyClub. La seconda, che ho fatto a febbraio, era con Discwoman per il mese della storia dei neri. Mi sono assicurata di fare un piccolo discorso durante il mio DJ set. Non ci sono molte donne nere che fanno dance music sopra i palchi d’America. Voglio cambiare tutto questo. E lo cambierò. Sono stata felice che ci fossero mie amiche e ballerine anche lì. Ci facciamo intendere.
Ho letto in Internet che hai iniziato a suonare quando avevi 18 anni. È stato difficile capire inizialmente che sonorità volevi creare? Che consiglio daresti a un giovane DJ?
Si, andavo per i 19 quando ho cominciato. Sapevo già cosa volevo fare perché stavo già facendo vocalizzi sul JerseyClub. A un giovane DJ direi di suonare quelle che vuole e di non accomodarsi mai. Sarà tutto più intimo e appassionato. Si può anche sviluppare uno stile personale che nessun altro può avere. Anche far pratica, uscire e incontrarsi di persona, non solo su internet.
In Italia i ragazzi più giovani possono andare a ballare in discoteca, mentre negli States organizzano house parties, dove in fondo ha avuto inizio la tua carriera. Quali sono le più grandi differenze?
Ecco, i club di solito hanno la loro attrezzatura e forse la loro cerchia di seguaci, che rende più semplice fare una serata, mentre quando organizzi eventi fai-da-te hai sulle tue spalle e su quelle del tuo team tutto, inclusi attrezzature e fanbase.
Che generi ascolti? Chi è l’artista che “ti ha salvato la vita”?
Beh ascolto tutto o perlomeno ci provo. Prima di far la DJ ero ballerina e pianista, perciò cerco di mantenere la mia playlist divertente e varia. Tra gli artisti che mi hanno salvato ci sono sicuramente MIA, Kanye West, DIPSET, Missy Elliot and Nicky Minaj. Sono i miei preferiti.
Quest’anno sei diventata “worldwide”. La tua vita è cambiata? Avevi un lavoro prima?
Oddio, sì, ho lavorato in un negozio di liquori. Lo odiavo, ma ottenevo un bello sconto sui superalcolici per le mie feste in casa o nei magazzini (lol). Ho lavorato lì fino a due anni fa quando ho smesso perché ho avuto l’opportunità di andare in tour in Australia con Nina Las Vegas. La mia vita è cambiata completamente in meglio. È stata un po’ dura, a volte lo è ancora, ma ottieni creatività quando hai bisogno di soldi e la mia etica del lavoro è fantastica.
Chi era UNiiQU3 ieri, chi è oggi e chi sarà domani?
UNiiQU3 è troppo occasionale perché io possa sapere chi diavolo sia… Mi sorprende ogni volta…
Grazie mille!
Grazie a te, ci vediamo all’evento Sabotage!