Secondo un recente studio svolto dall’AES E-Library, i file .mp3 e più in generale i formati audio compressi, influiscono negativamente sulla timbrica e le caratteristiche emotive della determinata canzone.
Dopo aver testato diversi bitrate e dieci diversi stili emotivi, lo studio intitolato The Effects of MP3 Compression on Perceived Emotional Characteristics in Musical Instruments ha distinto sensibili variazioni in positivo dell’emozioni negative, quali tristezza, paura e timidezza e un indebolimento di quelle positive, quali felicità, romanticismo e tranquillità. Risultato curioso, invece, per quanto riguarda la rabbia, che non subisce variazioni considerevoli né in positivo né in negativo. Quindi, oltre a una modifica uditiva, avremmo anche un effetto negativo sul nostro stato d’animo.
Ci si è resi conto che ogni strumento subisce una variazione differente in relazione all’emozione presa in considerazione: la tromba è lo strumento più affetto da questa modifica post-compressione.
Perché la compressione ha questa influenza emozionale? Molto probabilmente, si legge sullo studio, il “growl” generato dalla compressione è il maggiore e forse unico imputato che “filtra” le emozioni trasmesse diminuendole o amplificandole.
Un altro punto a favore del vinile che ha recentemente superato nelle vendite i download digitali.