Herve Atsè Corti aka Herva, fiorentino, classe 1991. Al suo attivo quattro album ed una manciata di EPs usciti su labels quali Bosconi, Delsin, All City, Kontra-Musik, Don’t Be Afraid e Planet Mu, per la quale è in arrivo un nuovo longplayer intitolato “Hyper Flux” che presenterà sabato 25 febbraio all’interno di una serata tutta fiorentina al Tenax con Dukwa e Bosconi Soundsystem aka Fabio della Torre, Mass Prod e Rufus. Abbiamo colto al volo quest’occasione per farci raccontato quali sono i dischi che rappresentano dei punti fermi nella sua collezione personale. Ecco i titoli che ci ha indicato:
Il primo disco che hai acquistato:
Non ricordo bene, è passato molto tempo. Probabilmente “Born Slippy” degli Underworld, se non il primo, è fra i primi.
Il disco che possiedi e del quale sei più orgoglioso:
E’ anche il mio disco preferito: The Other People Place ”Lifestyles Of The Laptop Café”.
Il disco che ti ha fatto decidere di darti alla musica:
Non saprei cosa scegliere… sicuramente “Nevermind” dei Nirvana.
Il disco che ti ispira dal punto di vista della produzione:
La prima volta che sentii “Druqs” di Aphex Twin, cambio tutto. E’ uno dei dischi più belli mai usciti fino ad oggi. Mi ha trasmesso la voglia di non legarmi a generi particolari ma di fare quello che sento senza vincoli.
Il tuo disco Planet Mu preferito:
In particolare la traccia “SoulFlute” di Jega.
Il disco che non manca mai di farti venire voglia di ballare:
Da sempre “Homework” dei Daft Punk!
Il disco che ti commuove sempre:
“In a Landscape” di John Cage.
Il disco che usi per rilassarti:
Durante lavori ripetitivi e noiosi la metto in repeat continuo. Dopo un po che l’ascolti ti porta su un altro piano. Ti disconnette dal resto e ti permette di concentrarti.
Il tuo disco preferito del 2016:
“For Those Of You Who Have Never And Also Those Who Have” di Huerco S
L’ultimo disco che hai acquistato:
“Reference Frame” di Arpanet
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