Ieri sera siamo stati a vedere il primo concerto post-Polaroid di Carl Brave x Franco126 agli Ex-Magazzini di Roma, in zona Ostiense. Eccezion fatta per il quarto d’ora di esibizione alla Bomba Night del 30 aprile, quella di ieri è stata la prima apparizione del duo rap romano dopo l’approdo in Bomba Dischi e l’uscita ufficiale dell’album.
Il primo concerto con una backing band vera e propria al posto delle semplici basi.
La prima data delle due completamente sold-out (cit.) previste a Roma tra ieri e domani.
Ve lo raccontiamo in 5 rapidi punti:
- Eravamo curiosi di scoprire come Carlo e Franco se la sarebbero cavata con un team di musicisti alle spalle (tra cui gente d’esperienza come il batterista Simone Ciarocchi).
Risposta: è andata bene.
Nonostante piccole imperfezioni e meccanismi ancora da oliare, il live è stato soddisfacente e credo godibile anche per un orecchio molto più critico rispetto a fomentati come noi. La testimonianza più vivida ne è stata la simil-jam finale con un medley tra Tararì Tararà e altri brani del duo, carica di groove: un territorio da esplorare ulteriormente per le prossime esibizioni. - Un buon live è dato anche – soprattutto! – dalla carica emotiva dell’esibizione, e ieri di emozione nell’aria ce n’era a pacchi, al punto che più che concerto si dovrebbe parlare di festa. Non c’è stata traccia della malinconia del disco, passata in secondo piano come prevedibile dinanzi all’efficacia pop delle canzoni. Il pubblico – molto giovane – conosceva le rime a memoria e ha cantato dall’inizio alla fine, dimostrando quanta profonda immedesimazione si possa provare con le polaroid di Carl e Franco. A Roma specialmente.
- Contro ogni mio pronostico, tra i pezzi quello cantato proprio D-A T-U-T-T-I a squarciagola è stato Sempre in 2 e non Pellaria. Non solo, tutta la prima strofa è stata urlata a cappella dal pubblico senza base e senza aiuti, prima che cominciasse l’esecuzione del brano. Predizione sbajata.
- La genuinità de ‘sti pischelli.
- La canzone d’autore incontra il (t)rap che incontra l’indie, e questo è stato detto fino allo sfinimento.
Ecco, anche se cantano e di hip-hop sembra essercene poco, lo show di ieri sera ci ha ricordato che Carl Brave e Franco126 sono in primis due rapper, parte di una crew consolidata e affiatata come i 126. Basti dire che il sassofonista è il padre di Ketama126, o che i vari membri del collettivo erano lì e sono stati continuamente salutati e incensati dai compagni nel corso del live. Il pubblico – preparatissimo – ha acclamato una vera e propria famiglia artistica con cui bisogna fare i conti se si vuole conoscere la musica di Roma oggi.
Punto bonus: Wily Wily di Ghali come primo brano del dj-set aftershow.