Soltanto negli ultimi 11 mesi sono stati rilasciati due mixtape dall’A$AP Mob: ad ottobre scorso è stato il turno di “Friends-” un album valido ed intrigante ma reso tale dal monopolio di A$AP Rocky, presente in quasi tutte le tracce ed inevitabilmente il più magnetico di molti rapper del disco.
A$AP Rocky ha definitivamente raccolto l’eredità spirituale di A$AP Yams, fondatore deceduto nel 2015, e “Friends-” ne è stato la prova definitiva anche se come disco non è pienamente riuscito nell’intento di far brillare altri membri del gruppo (non si sa quanto casualmente).
Va detto subito che il Vol. 2 “Too Cozy” non si discosta molto dalla linea del predecessore, almeno sul piano dell’organizzazione: A$AP Rocky è il capo da ogni punto di vista e i featuring sono corposi, come è giusto che sia in un mixtape.
Tuttavia ci sono delle piccole differenze tra i due volumi: già dal punto di vista grafico se nel primo era stata scelta una copertina che richiamasse molto gli episodi più vapor del disco (“Way Hiii” ad esempio) nel secondo la cricca di New York si mantiene più sobria abbracciando uno stile leggermente più classico che comunque in diversi episodi non si impegna a distaccarsi dalle sonorità più in voga ultimamente.
“BYF” è una bella traccia e sarebbe stata una perfetta per il primo volume:
Se ci fossero ancora dei dubbi sul fatto che la gang sia tenuta su da Rocky, basti aggiungere che “RAF”, probabilmente il pezzo più famoso nonché l’ultimo del disco, è affidato a Rocky e soltanto ad artisti esterni al Mob, ovvero Playboi Carti, Quavo, Lil Uzi Vert e Frank Ocean (che fa addirittura 2 strofe ma soltanto nella versione album)
Altrimenti è anche sufficiente ascoltare “Get the bag” e notare come Rocky faccia semplicemente quello che vuole ed eclissi (almeno in questa occasione) chiunque.
In verità quest’ultimo non è un grave difetto dell’album, ma semplicemente una scelta che non si può dire non paghi.
Comunque nessuno sfigura in questo disco, anzi alcune prestazioni collettive sono molto efficaci ed aggressive: “Bahamas” raccoglie Rocky, Ferg, Twelvyy con ScHoolboy Q, Key! e Lil Yatchi ma soprattutto dà possibilità di esaltarsi a Smooky Margielaa, rapper molto vicino all’A$AP Mob nell’ultimo anno. Questo 15enne sta crescendo e non dispiace considerando l’età ed il fatto che è presente in alcune tra le migliori tracce come “BYF” e “Bahamas” appunto.
Smooky Margielaa fa anche coppia solitaria con A$AP Rocky nella ben riuscita “Black card”.
Anche “Feels so good” è una buona traccia collettiva, coinvolgendo Nast, Ant e Twelvyy con i soliti impeccabili Flacko e Ferg.
Gli ospiti del disco catalizzano molto l’attenzione: Playboi Carti compare in un numero tracce superiore ad alcuni membri del collettivo ed accanto a lui ci sono nomi importanti e ingombranti come Gucci Mane, Chief Keef, Joey Bada$$ oltre a quelli già citati e ad altre comparse.
Per il numero elevatissimo di artisti e producer chiamati in causa il disco comunque fatica ad essere organico ed ogni traccia assume una dimensione a sé, caratteristica che in un mixtape non rovina troppo l’ambiente ma confonde un po’ l’ascoltatore.
Allo stesso modo ci sono delle tracce che restano abbastanza in ombra e si può dire che i difetti del primo capitolo si trascinano anche in questo secondo episodio, rimanendo immutati.
Siamo di fronte a due mixtape molto simili, di cui si intuisce la matrice abbastanza free e se ne possono perdonare i difetti a patto di apprezzare lo stile di A$AP Rocky che bisogna ripetere: la fa da padrone.
Un buon mixtape da ascoltare, magari non As Soon As Possible.