REVIEWS

Lontano dalle convenzioni / Floating Points – Elaenia

A partire dai suoi inizi, con le varie uscite su Planet Mu e poi su Eglo ─label da lui co-fondata─ il produttore britannico Floating Points ha lavorato alla paziente distillazione della propria musica. Un lavoro costante, certosino, lontano dalla logica…

Broke One – Reminiscence / REVIEW

Fabio Brocato, per chi è finito qui Broke One, è come un ruscello alpino che non si interrompe nonostante il ciottolato e il terreno sabbioso: l’acqua di questo ruscello è limpida e fresca pur essendo lontana dalla fonte, il suo…

Visionist – Safe / REVIEW

“Non riesco a comporre musica allegra”. Visionist lo ha ammesso in una recente intervista al Guardian che portava il suddetto e Rabit come esempi di coraggiosa sperimentazione di matrice grime. L’album di debutto, infatti, vuole essere la rappresentazione sonora di…

Beach House: la mente torna

…dove eravamo rimasti. Beh, non è passato tanto tempo, a dirla tutta. Un mese, forse. Non di più. Eppure sembra che tra Depression Cherry, album pubblicato dai Beach House il 28 Agosto scorso, e Thank Your Lucky Stars, secondo album…

Indietro nel futuro / Zomby – Let’s Jam EPs

“Phonography has always undone the metaphysics of presence. What you hear in a recording is not there. It is a spectre.” Riferendosi al concetto di “hauntology” (“infestologia”, apparso per la prima volta in Spettri Di Marx di J. Derrida), Mark…

Darkstar – Foam Island / REVIEW

Negli anni, i Darkstar hanno assunto sempre più la definizione di indefinibili. In Foam Island scelgono un approccio inedito, indirizzandosi verso un preciso concept. Basic Things fornisce immediatamente all’album il fascino dell’anonimato, ripetendo all’infinito giovani voci che si sentono incastrate,…

Julia Holter – Have You In My Wilderness / REVIEW

L’antichità non ci è data in consegna di per sé – non è lì a portata di mano; al contrario, tocca proprio a noi saperla evocare. Novalis E’ bello perché è difficile. Fu questa la frase, un po’ ironica ma…

Chvrches – Every Open Eye / Review

We are made of our longest day/ we are falling but not alone/ we will take the best parts of ourselves and make them gold ─Make Them Gold 2,3 5,7 potenziali super singoli su undici tracce, un finale per le…

Postcards from Vulcano/ il nostro Yes Yes Yes ai Beirut

No No No dei Beirut è un vulcano enorme che sta eruttando pianissimo, così piano che sembra un fiore che sboccia a primavera o uno sbadiglio quando si ha tantissimo sonno, o un vulcano che erutta però su Plutone dove…

Disclosure – Caracal / Review

Li aspettavo al varco, con le braccia quasi conserte i Disclosure. Avevo seri dubbi sul seguito dell’incendiario Settle. Paura dell’effetto plastico di alcune collaborazioni (Mary J su F for You) che non mi avevano colpito e certi atteggiamenti, apparizioni, comparsate…